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22/09/2016 nazionali

Caso Semprini, Rai condannata per condotta antisindacale. Fnsi, Usigrai e Stampa Romana: «Le nostre denunce erano fondate»

Il giudice del lavoro di Roma ha accertato il comportamento antisindacale della Rai nelle procedure per l'assunzione del giornalista Gianluca Semprini, conduttore di Politics. La decisione è stata presa, a seguito della denuncia presentata da Fnsi, Usigrai e Associazione Stampa Romana, per il mancato rispetto degli articoli 6 (poteri del direttore) e 34 (poteri del Cdr) del contratto collettivo nazionale di lavoro.

«Dopo la delibera dell'Anac – è il commento del sindacato dei giornalisti – è un'altra prova che le denunce dell'Usigrai, insieme alla Fnsi, per una reiterata violazione delle regole fossero fondate. È ormai chiaro che chi parlava di innovazione e cambiamento in realtà sta agendo solo con la presunzione di poter violare le regole».

Riscontrando la violazione del contratto di lavoro di categoria, il giudice ha ordinato la pubblicazione del provvedimento su tre quotidiani nazionali e sul sito della Rai. «La decisione del giudice– osservano Fnsi, Usigrai e Stampa Romana – riafferma il principio per il quale la Rai deve muoversi in un contesto di regole scritte insieme, nel corso degli anni, tra azienda e sindacato. Ancora una volta ci chiediamo perché debbano essere i cittadini a pagare il conto di questi danni alla Rai Servizio pubblico».

Secondo l’avvocato Bruno Del Vecchio, che ha seguito la vicenda per il sindacato, il giudice ha accertato che la Rai «non ha rispettato le regole in materia di informativa al sindacato. Se noi facciamo passare il principio che le regole poste a tutela del sindacato possono essere violate dal datore di lavoro, viene meno il principio fondamentale della trasparenza delle informazioni nei luoghi di lavoro, con la conseguente tutela dei lavoratori stessi».

L'azione per comportamento antisindacale è prevista dallo Statuto dei lavoratori e il potere di promuovere questa azione è del sindacato territoriale. «Nel caso specifico – spiega l’avvocato Del Vecchio – si tratta del ricorso per la “repressione di comportamento antisindacale”, ai sensi dell’articolo 28 dello Statuto. Il sindacato ha riscontrato che il metodo seguito dalla Rai per l’assunzione di Semprini a RaiNews24 ha violato alcune norme del contratto collettivo poste proprio a tutela delle prerogative sindacali».

Nello specifico, il sindacato non è stato informato dell’assunzione, mentre il Cdr di RaiNews è stato informato in maniera non veritiera perché non gli erano state date tutte le informazioni sulla procedura. Inoltre, ai sensi dell’articolo 6 del Cnlg, doveva essere il direttore della testata, Antonio Di Bella, a proporre l'assunzione di Semprini, cosa che non è avvenuta.

«Il giudice del lavoro – fa notare l'avvocato Del Vecchio – non ha detto che l'assunzione di Semprini non è legittima, né poteva dirlo. Noi, infatti, abbiamo chiesto al tribunale di valutare il metodo seguito dalla Rai per l'assunzione di Semprini perché ritenevamo che avesse violato alcune norme».

Di seguito il documento del tribunale del Lavoro di Roma.