"LASCIATECIENTRARE": MIGRANTI, LA CAMPAGNA FNSI PER ACCEDERE AGLI HOTSPOT
Il Sigim comunica:
Fnsi e Usigrai, insieme a Ordine dei giornalisti, Articolo21 e Carta di Roma, aderiscono alla Campagna “LasciateCIEntrare” quest'anno dedica la Giornata mondiale del rifugiato: da ieri e per i prossimi giorni giornalisti, parlamentari, assessori, consiglieri regionali, avvocati e rappresentanti delle associazioni della società civile visiteranno i Cie, i Cara, i Cas e gli Hotspot presenti in gran parte del territorio nazionale.
«Abbiamo chiesto – scrivono gli organizzatori della campagna – di poter entrare in oltre 60 centri per verificare le condizioni di vita di chi vi è ospitato o trattenuto. Al ministero dell'Interno e alle diverse Prefetture abbiamo chiesto di poter entrare ufficialmente nei diversi Cie (Roma, Torino, Brindisi, Caltanissetta), nei Cara (Mineo, Castelnuovo di Porto, l'Hub di Milano, la tendopoli di Bresso), in diversi Cas ed in particolare nei nuovi Hotspot di Taranto, Pozzallo e Lampedusa. Ma gli hot spot restano luoghi off limits: l'accesso è stato negato».
Un diniego, questo all’accesso della stampa agli hotspot, che «non ha alcun fondamento legislativo», rilanciano Fnsi e Usigrai: «Le giornaliste e i giornalisti devono poter entrare anche negli hotspot, i centri di identificazione dei migranti».
Oggi e nei prossimi giorni oltre 60 centri saranno visitati da colleghe e colleghi che partecipano all’iniziativa per verificare le condizioni di vita di chi vi è ospitato o trattenuto. Nella maggior parte dei Cie, dei Cara e dei Cas le visite sono state autorizzate. Non così nei nuovi Hotspot di Taranto, Pozzallo e Lampedusa.
Una decisione contro la quale protestano con forza il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani: «Non si può negare – osservano – il diritto dei cittadini e delle cittadine ad essere informati. Fnsi e UsigRai continueranno a sostenere quanti nei prossimi giorni e mesi vorranno garantire questo diritto verificando che nei centri siano rispettati i diritti fondamentali dei migranti».
E nonostante il diniego opposto dal ministero ad alcune visite, o le mancate risposte ad alcune richieste di autorizzazione, come nel caso del Cie di Restinco (Brindisi), gli organizzatori della campagna annunciano: «Continueremo a reiterare le nostre richieste e a rivendicare il diritto della società civile e del mondo dell'informazione di accedere ai centri per verificare il rispetto e la garanzia dei diritti fondamentali delle persone ospitate/detenute. Agiremo dando trasparente resoconto dei risultati di questa mobilitazione e continuando a cercare di avere accesso alle strutture per cui questo è impedito senza che sussistano ragioni ostative dal punto di vista legislativo. Per noi la Giornata mondiale del rifugiato dura 365 giorni l'anno».
Ancona, 21 giugno 2016