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07/10/2013 regionali

Caso Beta Spa-TVRS – Lettera-esposto con richiesta urgente di chiarimenti da parte di SIGIM, CGIL e UIL

Sigim, Cgil e Uil hanno inviato una lettera-esposto all'Agcom sul caso Tvrs. "Siamo a indirizzarci a Codesta Autorità Garante - esordisce la missiva - per sottoporLe e chiedere chiarimenti riguardo la grave vicenda dell'editore marchigiano Beta Spa che con decorrenza 31 Agosto 2013 ha licenziato tutto il personale dipendente (21 unità lavorative) dopo aver disposto l'avvio della messa in mobilità dello stesso l'11 Maggio 2013 con la seguente motivazione: “Alla luce dell'ultimo bilancio approvato e della relazione dell'amministratore, il C.d.A. ha individuato l'assoluta necessità di rimodulare la propria attività, concentrandola sull'esercizio prioritario di Operatore di Rete (L.112 del 2004), strettamente indispensabile a qualsivoglia attività editoriale in ambito locale, ai fini di ridurre la funzionalità e i costi di gestione dei due canali televisivi. […] Nello specifico, si è deciso che non verrà più attuata produzione di programmi e contenuti editoriali poiché l'attività si limiterà alla messa in onda di programmi commerciali e/o di programmi già pronti realizzati da terzi o comunque reperibili sul mercato. Le attività di gestione amministrativa verranno esternalizzate. Ciò comporterà l'esubero di tutto il personale dipendente attualmente occupato”. Viene inoltre specificato che la “decisione […] si rende necessaria per salvaguardare il patrimonio aziendale e per poter garantire la prosecuzione dell'attività di Operatore di Rete, come autorizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico”. Si fa però notare che a fronte di Bilanci di Esercizio mai in perdita neanche dopo la grande crisi del 2008, a fronte di diverse, significative entrate che stando a svariate testimonianze risulterebbero non registrate e a fronte di una situazione patrimoniale solidissima, la rinuncia alla struttura produttiva sembra legata soltanto a mere previsioni tendenziali fornite unilateralmente dall'Azienda stessa senza alcun riscontro oggettivo esterno. Tra le previsioni di contrazione delle risorse, inoltre, Beta Spa ha indicato anche quella sui contributi pubblici che sono stati invece assicurati a fine Giugno nella misura di 11,9 milioni di €, cosa di cui il Presidente del Cda, Gabriele Betti, era a perfetta conoscenza essendo il referente marchigiano per l'Associazione R.E.A. che raggruppa diverse tv locali in Italia. Quanto alla crisi aziendale, essa viene dipinta da Beta come “oggettivamente irrecuperabile, visto il carattere strutturale della crisi aziendale progressivamente determinatasi e in considerazione anche dell'impossibilità di ricorrere ai classici “ammortizzatori sociali” previsti dalla vigente normativa”; cosa falsa in quanto l'Azienda ha utilizzato lo strumento della Cassa Integrazione in Deroga per tutto il 2011 e il 2012 rifiutando di usufruirne per il 2013 nonostante la richiesta e la disponibilità all'accordo da parte delle scriventi Organizzazioni Sindacali. Questi e altri fatti che si sono susseguiti a artire dalla data del 10 Maggio 2013 hanno attirato la nostra attenzione di Organizzazioni Sindacali e hanno alimentato il forte sospetto che vi sia stata da parte di Beta Spa una mera volontà di raggirare i meccanismi della L.223/91 e del Regolamento sulla diffusione della DTT. La suddetta Beta, infatti, continua comunque ad operare anche come fornitore di contenuti attraverso una Società di produzione formalmente autonoma, la “On-Air produzioni srl”, il cui Socio unico è un suo ex-dipendente. La “On Air Produzioni” conta inoltre sull'operato di altri 6 ex-dipendenti di Beta Spa e le sue produzioni vengono trasmesse attraverso gli stessi LCN assegnati da Codesta Autorità a Beta SpA. “On Air Produzioni”, inoltre, utilizza marchi e Testata Giornalistica di Galassia srl, una società i cui soci unici sono gli stessi soci di maggioranza di Beta Spa e che ha ottenuto pure un ulteriore LCN, il 675.

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