Sciopero nazionale entro il mese di giugno
Il Consiglio Nazionale della Fnsi ha approvato con 37 voti a favore, 10 contrari e due astenuti il seguente ordine del giorno: “Il Consiglio Nazionale della Fnsi, udita la relazione del Segretario Generale, approva la proposta della Giunta Esecutiva di proclamare uno sciopero nazionale dei giornalisti italiani entro il mese di giugno così da realizzare una giornata di silenzio dell’informazione.
E’ in corso nel Paese un pesante attacco all’autonomia del giornalismo e al diritto di cronaca. Un attacco trasversale di parte del mondo politico e istituzionale che sostiene leggi le quali impediscono il lavoro dei giornalisti che legittimamente diffondono notizie di interesse generale per i cittadini. Il no al disegno di legge Mastella, approvato dalla Camera con voto quasi unanime, si salda con la protesta per le indecisioni della maggioranza parlamentare sulle nuove leggi che riguardano la comunicazione, dalla riforma dell’editoria, della legge Gasparri, alla legge che punta a sottrarre la Rai all’attuale inaccettabile situazione di incertezza e di controllo politico.
A queste lacune si aggiunge la mancata attuazione della legge 150 negli uffici stampa pubblici. Il blocco del contratto di lavoro, l’attacco all’occupazione giornalistica, anche attraverso le minacce di stati di crisi e di prepensionamenti, rappresentano, inoltre, elementi centrali di uno scontro sociale che mette in discussione il diritto ai rinnovi contrattuali.
La Fieg e il sistema delle imprese editoriali, mettono in discussione le tutele sociali, previdenziali e della salute di migliaia di giornalisti professionali e freelance, precari e collaboratori.
Le stesse proposte di riforma delle norme sul mercato del lavoro giornalistico, avanzate dal Ministero del Lavoro, sono state respinte dagli editori. Il C.N. invita il Governo a procedere con coraggio, specie per quanto riguarda la tutela dei colleghi precari, sfruttati e mal pagati. La Fnsi incontrerà nei prossimi giorni le Confederazioni Sindacali per organizzare una manifestazione nazionale per la difesa del diritto alla contrattazione che sarà al centro anche di una manifestazione Europea prevista per il 5 novembre”.