LA GUARDIA DI FINANZA PERQUISISCE TVRS
Quindici uomini della Guardia di Finanza hanno fatto irruzione a Tvrs, nella sede di via San Francesco alle porte di Recanati. L’operazione congiunta delle Compagnie di Macerata e Civitanova Marche e della Tenenza di Porto Recanati è scattata intorno alle 10.15 del 30 maggio. Gli agenti delle Fiamme Gialle hanno preso visione della documentazione contabile e ascoltato le testimonianze del personale amministrativo, ma anche di quello tecnico e giornalistico in forza all’Emittente. Massimo il riserbo sull’intera operazione durante la quale sembra siano stati acquisiti documenti e altro materiale ritenuti di notevole interesse.
Nei giorni scorsi la Società Beta Spa, editrice di Tvrs, era balzata agli onori della cronaca per la richiesta della procedura di mobilità per tutti e ventuno i dipendenti, destando sconcerto e perplessità sia nel mondo politico che in quello sindacale, con l’interessamento dello stesso segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso che si era subito espressa per un ripensamento della legislazione sui fondi all’editoria.
Negli ultimi quattro anni, infatti, la Società editrice di Tvrs avrebbe ottenuto quasi 2 milioni e mezzo di euro di contributi pubblici e, nonostante i bilanci in attivo, aveva annunciato la cessazione dell’attività di produzione.
L’intervento della Finanza si inserisce all’interno di una vicenda che Federazione Nazionale della Stampa e Ordine dei Giornalisti avevano definito “dai contorni oscuri” e “che non trova riscontri economici, né situazioni analoghe in ambito nazionale”.
Il 24 aprile scorso si era verificato un improvviso cambio al vertice, con la fuoriuscita dal Consiglio di Amministrazione del socio di maggioranza Gaetano Issini (fratello del fondatore don Dino).
Dello stesso giorno l’approvazione del bilancio, con l’astensione dei soci di minoranza. Poi una mozione regionale firmata da diciassette consiglieri e un’interrogazione parlamentare.