Addetto stampa del Comune di Senigallia, una storia di precarietà
ADDETTO STAMPA COMUNE DI SENIGALLIA, UN CASO NAZIONALE
Quello dell'addetto stampa del Comune di Senigallia è un caso nazionale, una storia di precarietà durata 25 anni e chiusa, di fatto, con un benservito.
Gli incarichi professionali e i contratti di collaborazione coordinata e continuativa tra il Comune di Senigallia e Marco Bertolini, per l’esercizio di funzioni di addetto stampa, sono iniziati 25 anni fa, nel lontano 1988, e sono proseguiti fino a tutto il 2012. Poi, all’improvviso, nonostante le assicurazioni date dal sindaco, di voler mantenere questa collaborazione definita da Mangialardi preziosa, il blackout.
E’ una storia, questa, soprattutto di precarietà e tutti voi sapete che un giornalista precario e sottopagato – come è scritto nella Carta di Firenze – è un lavoratore facilmente condizionabile e che con difficoltà riesce a mantenere vivo quel diritto insopprimibile d’informazione e di critica posto alla base dell’ordinamento professionale. Non è il caso di Marco Bertolini che in tutti questi anni è sempre stato coscienzioso e puntuale nel “raccontare” l’ente, il suo modo di funzionare e dall’altro è stato portatore, all’interno del Comune, delle esigenze dei cittadini rispetto all’istituzione.
La prima deliberazione di conferimento dell’incarico avvenne a seguito di specifica selezione pubblica (atto Giunta Municipale n° 2810/1988) che recava l’indicazione di mansioni e retribuzioni come rapportate al costo lordo di un dipendente della 6^ qualifica funzionale, nella misura proporzionale (28/36) a un orario settimanale medio valutato in 28 ore. Dunque senza alcuna adesione ai contratti giornalistici esistenti, che prevedevano tariffe ben superiori, e al contempo senza alcuna forma di tutela in termini di previdenza, ferie e malattia.
Le ripetute conferme sono state accompagnate da formali certificazioni di riconoscimento della qualità del servizio reso: in alcuni casi con documenti personali siglati dai dirigenti responsabili e comunque sempre con delibere periodiche della Giunta, che nel rinnovare l’incarico, in alcuni casi per una durata pluriennale, hanno sempre attestato che “la funzione svolta era risultata pienamente rispondente alle esigenze di informazione dei cittadini” e resa “con puntualità e competenza”.
Ciò nonostante, nel corso di questi lunghi anni il Comune di Senigallia non ha proceduto a una stabilizzazione del ruolo, anche nei periodi in cui le normative lo consentivano.
La convenzione è stata confermata fino al dicembre 2004 con un rapporto pressoché inalterato tra orari e costo di un dipendente, calcolato in base ai contratti vigenti. In seguito, con separate delibere della G.M. e relative convenzioni per periodi continuativi di varia durata, l’incarico veniva confermato “in considerazione dell’interesse dell’Ente di avvalersi delle prestazioni di un soggetto che ha maturato un’esperienza e una conoscenza dei servizi e delle attività di pertinenza dell’Ente”, per il periodo dall’inizio 2005 al 30.09.2007. Tra le attribuzioni assegnate ricorrevano comunque sempre tutte quelle che avevano connotato in modo permanente i precedenti atti di conferimento degli incarichi professionali di addetto stampa: predisposizione e trasmissione dei comunicati stampa riguardanti le attività del Comune; convocazione e organizzazione delle conferenze stampa; l’assicurazione di un organico collegamento tra Ente e organi di informazione; l’aggiornamento delle pagine Televideo e l’inserimento dei relativi comunicati; la firma di Direttore Responsabile del Periodico Comunale con la funzione di coadiuvare il Dirigente dell’Ufficio Comunicazione nella predisposizione di articoli e nel coordinamento del lavoro di composizione delle pagine svolto dalla tipografia.
Per i periodi successivi al 1° ottobre 2007 (D.G.M 294/2007 e D.D.G. 918/2007) il rapporto è stato confermato e trasformato in Contratto di collaborazione coordinata e continuativa con indicazione di massima delle stesse mansioni ma con una riduzione progressiva di orari e competenze per un compenso rapportato sull’annualità di € 14.160.
Nel 2012 questa progressiva destrutturazione dell’ufficio ha raggiunto il suo culmine con orario e compenso che sono stati ulteriormente ridotti fino ad arrivare alla formula della prestazione occasionale per soli 77 giorni su 90, e dunque fino al 17 dicembre scorso, data in cui si è di fatto interrotta la collaborazione con l’Ente.
Il segretario del Sigim
Roberto Mencarini