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22/10/2012 regionali

Il Sigim stanzia 5 borse di studio per il seminario di formazione del Redattore Sociale

Il direttivo del Sigim nella riunione di oggi ha istituito 5 borse di studio pari a 231 euro ciascuna per partecipare al seminario di studi nazionale che si terrà dal 30 novembre al 2 dicembre presso la Comunità di Capodarco di Fermo. Le borse coprono iscrizione, vitto e alloggio per i tre giorni del corso. Gli interessati devono far pervenire la domanda alla segreteria del Sigim per lettera o via e-mail (segreteria@sigim.it) entro il 19 novembre. Lo stesso direttivo del Sigim ha stabilito per l'assegnazione un ordine di priorità: disoccupati, free lance e inoccupati.
Tema del seminario di quest’anno è: “Labirinto senza fili. Come uscire dall'illusione di essere sempre connessi”.
La connessione permanente – e wireless – non è solo una conquista tecnologica del nostro tempo. E’ una chiave d’accesso alla conoscenza che abbiamo la facoltà di usare in ogni momento: possiamo sapere tutto, vedere tutto, capire tutto, quando vogliamo...
Perché, allora, abbiamo sempre più la sensazione di trovarci dentro un labirinto da cui non troviamo il filo per uscire? E perché, nonostante la libertà di seguire infiniti percorsi in autonomia, a volte ci sembra che sia tutto uguale, omologato e un po’ frustrante?
Dopo le bulimie dell’edizione 2011, il diciannovesimo seminario di Capodarco rilancia la discussione sul significato della rete per le nostre vite, e su come la rete influisce sul giornalismo e sul racconto della società.
Tra gli innumerevoli spunti di questo dibattito ventennale (ma appena iniziato), c’è ad esempio la crescente copertura a distanza dei fatti attraverso contenuti nati o transitati in blog e social network. Una formidabile opportunità in più, purché non ci si illuda che possa sostituire le azioni basilari del giornalismo: studiare, andare, vedere, raccontare. Azioni che si compiono sempre meno a causa della nota crisi del modello tradizionale, ma che sempre basilari restano. Azioni cruciali soprattutto per le storie “deboli”, per i temi sociali e meno illuminati, che oggi appaiono più difficili da spiegare.
E’ dunque importante farsi domande e azzardare previsioni su come sarà il giornalismo del futuro. Ma forse lo è altrettanto riscoprire alla radice linguaggi e tecniche nati prima della rete, perché ci aiutino a uscire, una volta ogni tanto, da quel labirinto senza fili da cui ogni giorno ci facciamo catturare. E a trovare una connessione permanente – anche – con la realtà.

Ancora in via di definizione il programma completo, che  verrà diffuso tra pochi giorni sul sito www.giornalisti.redattoresociale.it. Il seminario di Capodarco, tuttora unico nel suo genere,  è organizzato dall’Agenzia giornalistica quotidiana Redattore Sociale (www.redattoresociale.it).
Segreteria organizzativa: Tel. 0734 681001; e-mail giornalisti@redattoresociale.it. Il seminario è riservato ai giornalisti impiegati a tempo pieno, ai collaboratori free lance a una o più testate, agli addetti stampa di enti e istituzioni, agli studenti delle scuole di giornalismo e delle facoltà universitarie di comunicazione.



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