Previdenza: buone notizie per l'Inpgi, ora lo Stato rimetta in moto il mercato del lavoro
I risultati dell’incontro del Ministro del Lavoro Fornero con l’Associazione degli Enti Previdenziali (Adepp), guidata da Andrea Camporese (che è anche Presidente dell’Inpgi), evidenziano una volta di più la qualità del lavoro dell’Istituto di Previdenza dei Giornalisti e delle parti sociali che ne sono fonte (Fnsi e Fieg) in una visione lungimirante, in una ottica di permanente attenzione alla buona salute dei conti e alla sostenibilità degli obblighi pensionistici e in materia di tutela solidale degli iscritti. L’ufficializzazione della notizia che l’Inpgi è in grado di assicurare, sulla base dei bilanci attuariali, la sostenibilità a 50 anni per le prestazioni pensionistiche, come richiesto dalla cosiddetta norma Fornero, è un risultato non casuale. E’, infatti, frutto di un impegno profondo delle parti sociali che, per tempo, ben prima dei nuovi obblighi di legge, in attuazione dei compiti affidati loro dalla legge di privatizzazione delle Casse professionali (dlgs 509/1994) avevano adottato misure importanti per la stabilità delle prestazioni e per l’equilibrio dei conti, intervenendo, tra l’altro, su aliquote e fasce di età pensionabili.
I chiarimenti intervenuti ieri con l’Adepp, il Presidente Camporese e il Ministro Fornero segnano il primo esito di questo sforzo riformatore che, per il Sindacato dei giornalisti, non può esaurirsi e non si ferma solo - come si nota – a operazioni di natura contabile. L’Inpgi ha una grande tradizione e capacità di iniziativa sul terreno del riformismo solidale e questa è la strada da seguire.
Naturalmente nessun paradigma economico-finanziario garantirà per decenni e decenni pensioni giuste ed eque a nessun cittadino lavoratore se il mercato del lavoro non uscirà dall’attuale fase recessiva. Una buona previdenza è pilastro fondamentale di coesione sociale e di libertà, di autonomia nel mondo specifico dell’informazione, ma è anche fondamentale la ripresa del lavoro regolare, nel rispetto delle giuste retribuzioni, garanzia di futuro per le attese di salario differito, quale è quello rappresentato dalle pensioni. E per questo è fondamentale un’azione coerente dello Stato a sostegno dello sviluppo.