Elezioni Inpgi: i candidati e il programma di "Inpgi Futuro"
Pubblichiamo di seguito i candidati e il programma di "Inpgi Futuro".
Si chiama Inpgi Futuro la lista sostenuta da Puntoeacapo che concorrerà alle elezioni per il rinnovo degli organi statutari dell'Inpgi. Di seguito i componenti della lista e brevi note biografiche.
GIORNALISTI PENSIONATI INPGI 1 - Massimo 7 preferenze
Vengono eletti tra tutti i pensionati i 10 più votati d'Italia, ma non più di 3 nel Lazio, di 2 in Lombardia e di 1 nel resto d'Italia.
Maurizio Andriolo - Lombardia
Vicepresidente vicario dell’Inpgi nelle ultime due legislature, è uno dei fondatori di Stampa Democratica. Per due volte presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti e past-President del Circolo della Stampa di Milano. Per anni nel Cdr del Corriere della Sera e nella giunta Fnsi.
Luciano Borghesan - Piemonte
Impegnato nel sindacato (Cdr e Subalpina), ha ricoperto incarichi nazionali nella Fnsi dal 1996 al 2001 (in giunta e nel primo Cda del Fondo complementare). Dal 2009 è vicepresidente del Circolo della Stampa di Torino; nel 2010 l'Associazione Italiana Vittime del Terrorismo lo ha nominato "socio onorario". Alla Stampa dal 1978 fino all'estate scorsa.
Paola Cascella - Emilia-Romagna
Membro dell'associazione stampa Emilia Romagna per un mandato, socio fondatore nell'89 della Scuola di giornalismo E.R. Fiduciaria di redazione per due mandati. Membro del Cdr di Repubblica per circa un anno. A Repubblica dal 1980 al 2010.
Silvana Mazzocchi - Lazio
Consigliere di amministrazione uscente dell'Inpgi, è stata vicesegretario dell’Asr, attualmente è consigliere nazionale della Fnsi. Ha fondato la componente Fnsi Puntoeacapo. Dal 1980 al 2008 a Repubblica, con cui collabora.
Mariagrazia Molinari - Lombardia
E’ stata la prima donna-giornalista in Italia ad essere eletta (1991) nel Consiglio dell’Inpgi e (1996) alla Presidenza dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti. Per anni nella giunta Fnsi. Attualmente è nel Cda del Fondo di Previdenza complementare. Già inviato de “Il Giorno” con competenze per economia, finanza e politica.
Umberto Nardacchione - Campania
Consigliere generale uscente dell’Inpgi, è stato anche consigliere e tesoriere dell’Ordine dei giornalisti della Campania. E’ sindaco revisore della Casagit, di cui è stato per 15 anni fiduciario regionale. Per molti anni responsabile Interni del Roma e in seguito delle Cronache italiane del Mattino.
Carlo Patrignani - Lazio
Componente del Comitato di redazione dell'Agi fino a luglio 2011, quando è andato in pensione dopo 26 anni di servizio. Dal 1977 al 1979 al settimanale della Cgil, Rassegna Sindacale, poi alla rivista 'Lavoro Informazione' diretta da Gino Giugni.
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SINDACI INPGI 1 - Massimo 4 preferenze
Vengono eletti Sindaci effettivi i 3 più votati d'Italia da tutti gli attivi e da tutti i pensionati con il limite di 1 per Regione, e Sindaci supplenti il 4°-5°-6° della graduatoria finale con il limite di 1 per Regione ed appartenenti a Circoscrizioni diverse da quelle dei 3 Sindaci effettivi
Cristiana Cimmino - Puglia
Sindaco uscente dell’Inpgi, ha lavorato al Messaggero, a Paese Sera, all'Ansa, ai Quotidiani Associati. Attualmente è redattore della Gazzetta del Mezzogiorno.
Gianni De Felice - Lombardia
Consigliere alla quinta consiliatura dell’Ordine nazionale dei giornalisti. Inviato del Corriere della Sera e condirettore della Gazzetta dello Sport, tutor dell'IFG e presidente Commissione per il master di giornalismo dell'Università Cattolica di Milano, membro del consiglio direttivo (due consiliature) della Associazione Lombarda Giornalisti e premiato Saint Vincent.
Pierluigi Franz (Pierluigi Roesler Franz) - Lazio
Sindaco revisore uscente dell'Inpgi, è presidente del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati e Consigliere nazionale dell'Ordine. Per 11 anni è stato presidente dell’Associazione Stampa Romana e per 3 anni consigliere nazionale della Fnsi. All'Inpgi ha fatto parte del CdA. Alla Stampa per 25 anni.
Lino Zaccaria - Campania
Consigliere generale Inpgi dal 1996 e consigliere di amministrazione dal 2000 al 2008. Consigliere nazionale Casagit dal 2005 al 2008 e consigliere dell'Ordine dei giornalisti della Campania dal 2003 al 2007. Attualmente Presidente del Corecom Campania. Per 38 anni al Mattino di Napoli, dove è stato anche caporedattore centrale.
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COMITATO AMMINISTRATORE INPGI 2 - Massimo 3 preferenze
Vengono eletti i 5 più votati d'Italia con il limite di 1 per Regione
Gaetano Luca Belloni - Lombardia
Presidente del Collegio dei revisori dei conti dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia, free lance, collabora principalmente con Capital, ItaliaOggi, MF/Milano Finanza.
Cinzia Romano - Lazio
Componente uscente del Comitato amministratore della gestione separata dell'Inpgi. Negli organismi di categoria ha ricoperto l'incarico di segretaria dell'Ordine del Lazio e membro della giunta della Fnsi. Attualmente è consigliere nazionale Fnsi. All'Unità per 25 anni, collabora con il Riformista.
Claudia Marra - Campania
Consigliere uscente dell’Inpgi 2, ha concluso il secondo mandato. Giornalista professionista dal 2000, lavora per Rai Uno alla trasmissione "La vita in diretta" e collabora con il Mattino.
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SINDACI INPGI 2 - Massimo 2 preferenze
Viene eletto Sindaco effettivo il più votato d'Italia e Sindaco supplente il 2° della graduatoria finale appartenente ad una Regione diversa
Pierluigi Franz (Pierluigi Roesler Franz) - Lazio
Attilio Raimondi - Sicilia
Sindaco revisore uscente dell'Inpgi, dove ha fatto anche parte del Comitato Inpgi/2 e del CdA. E' stato anche consigliere nazionale della Fnsi. Consigliere nazionale dell'Ordine dove é stato componente dell'Esecutivo e Consigliere Tesoriere. Esperienze all'Ora, come direttore di una tv privata, è corrispondente di testate nazionali.
INPGI FUTURO, DIFENDI IL TUO PRESENTE E IL TUO FUTURO CON IL VOTO. ECCO IL PROGRAMMA DELLA LISTA
Tutelare e rafforzare l’Istituto di previdenza dei giornalisti è la sfida di "Inpgi Futuro", la lista che concorrerà dal 27 febbraio al 4 marzo 2012 alle prossime elezioni per il rinnovo degli organismi amministratori. Ecco il programma elettorale della lista sostenuta da Puntoeacapo, che si presenta nel Lazio per i giornalisti attivi e in tutta Italia per gli altri organismi.
LO SCANDALO PREPENSIONAMENTI
Non sono bastati gli oltre settecento prepensionamenti andati in porto nel biennio 2010-2011 a rimettere in sesto i conti dell’editoria e a garantire una massiccia ondata di nuova occupazione. Come ampiamente previsto da Puntoeacapo l’uscita di centinaia di colleghi imposta con la legge 416 ha prodotto effetti negativi gravissimi. Molti giornalisti, troppi, sono stati costretti a lasciare il lavoro in violazione della norma che prevede la volontarietà del prepensionamento, tanto che alcuni sono stati collocati in cassa integrazione nel momento in cui hanno rifiutato l’offerta di prepensionamento avanzata dall’azienda e rimanendo in cig finché non hanno ceduto. A spese della collettività e a vantaggio delle aziende editoriali.
PARAMETRI SALTATI
E, crisi economica a parte, sono stati anche gli accordi sindacali di cui noi non abbiamo mai smesso di sottolineare i nefasti effetti, insieme con il blocco degli scatti d’anzianità, a portare l’Inpgi, per la prima volta, a sforare i parametri contributivi, forza fondante dell’Istituto di previdenza. Con un rapporto tra le uscite per le pensioni e le entrate per i contributi pari a 101,13. Il che vuol dire che, per ogni 100 euro in entrata corrisponde una spesa di 101,13 euro. E, anche se è di questi giorni la notizia che, grazie allo sgravio dei contributi fiscali alle aziende contenuto nella recente manovra, finalmente sono state registrate, in due mesi, 40 nuove assunzioni a tempo indeterminato, il confortante dato resta pur sempre una goccia nell’oceano.
I NOSTRI RISULTATI
Oggi l’Inpgi ha circa 70.000 iscritti ed è un istituto solido che con senso della responsabilità ha fatto la propria parte anche rispetto alla grave crisi che il Paese attraversa. Già all’inizio del 2011 è stato dato il via a quella riforma in tre capitoli che, varata a luglio e approvata dai ministeri competenti nel novembre scorso, ha messo in sicurezza i conti dell’Istituto per i prossimi decenni. Contribuendo a garantire una gestione del patrimonio finanziario che ha reso possibile chiudere il bilancio annuale con oltre sessanta milioni di euro di attivo. Con la riforma sono state poste le basi per il futuro: è stata aumentata l’aliquota a carico degli editori dall’1 al 3% e sono stati varati gli sgravi contributivi allo scopo di favorire le assunzioni dei colleghi con contratti non a termine. Due risultati che comparivano in testa agli impegni che la lista di "Inpgi si cambia" (di cui Puntoeacapo è stata la componente portante), si era assunta durante la campagna elettorale di quattro anni fa.
LE PENSIONI DELLE DONNE
Infine, per il necessario innalzamento graduale dell’età pensionabile delle donne da 60 a 65 anni, noi ci siamo impegnate/i per ottenere le agevolazioni contenute nel testo: sconti sulle penalizzazioni riguardanti le colleghe che sceglieranno di andare comunque in pensione prima dell’età prevista dalla griglia (la riforma andrà a regime in dieci anni) e l’obiettivo di varare altre misure di welfare per le donne chiamate ad affrontare le conseguenze di un cambiamento indispensabile, ma certamente pesante.
LA PARITÀ DI GENERE
Gli iscritti alla gestione principale e alla gestione separata sono ormai in modo pressoché paritario giornaliste e giornalisti. E' indispensabile una modifica dello Statuto che ne tenga conto garantendo negli organismi di gestione la giusta rappresentanza di uomini e donne attraverso le norme antidiscriminatorie Ue e le quote di risultato dichiarate legittime e auspicabili dalla Corte Costituzionale. Norme valide per la parte giornalistica ma anche per gli editori e i rappresentanti designati dai ministeri vigilanti e dal governo.
CHI SIAMO
Con noi ci sono leader storici dell’Inpgi e del sindacato, come anche giovani colleghi preoccupati come noi e coscienti dell’importanza della posta in palio (leggi le brevi biografie dei candidati). Ed è con orgoglio che vanno sottolineate la qualità e la forza della presenza femminile, dato peraltro fondativo della nostra componente.
Tutte e tutti di diversa provenienza, i nostri candidati, tutti insieme coscienti di sfidare un blocco sindacale-professionale che ha messo al tappeto la nostra categoria e lo stesso Inpgi con lo sciagurato contratto del 2009. Noi di Inpgi Futuro siamo chiamati a una battaglia difficile, ma di avanguardia: difendere l’Inpgi e scongiurare l’egemonia di chi oggi afferma di voler difendere l’istituto dopo aver messo in atto negli anni passati le condizioni per la sua crisi.
CHE VOGLIAMO FARE
La sfida che ci attende è enorme. La manovra Salva Italia ci ha imposto di garantire entro il 30 giugno 2012 la sostenibilità dell’Istituto a 50 anni da oggi (il tetto era stato da poco alzato da 15 a 30 anni). Noi contiamo oggi su una sostenibilità di oltre 40 anni, un buon risultato ma che ancora non ci consente di abolire l’attuale penalizzante limite di cumulo per i pensionati e i prepensionati, fissato a 20.400 euro lordi annui. Bisogna evitare il rischio di minare la sostenibilità dei conti dell’Istituto e di non rispettare quel patto generazionale capace di assicurare a tutti i colleghi le stesse garanzie date finora alla categoria.
In questo momento di grande difficoltà per l’economia del nostro Paese, Inpgi Futuro promette di battersi, nella massima trasparenza, per alcuni obiettivi fondamentali
LE PRIME COSE DA FARE
Per garantire le pensioni di oggi e di domani è necessario:
1) Sviluppare l’occupazione incentivando i contratti a tempo indeterminato.
2) Garantire le misure di welfare alle donne, ai colleghi che svolgono lavoro autonomo.
3) Vigilare che il sistema degli ammortizzatori sociali venga esteso anche a quei settori della categoria che ora ne sono esclusi, come i co.co.co. e i lavoratori autonomi.
4) Tagliare le spese dell’Istituto attraverso una riforma dello Statuto che razionalizzi la consistenza delle rappresentanze regionali e il lavoro svolto dagli organi collegiali e dalle commissioni. E anche maggior controllo sui contributi che l’Istituto elargisce alla Fnsi e alle altre organizzazioni sindacali.
5) Modificare lo Statuto per garantire la giusta rappresentanza di uomini e donne in Cda, sindaci, comitato amministratore, sia per la componente giornalista che per la Fieg e i ministeri vigilanti.
6) Ottenere nuove e necessarie garanzie per il gran numero di lavoratori autonomi iscritti all’Inpgi 2, come il pagamento delle giornata di malattie e di ferie per i lavoratori autonomi.
7) Rivedere al rialzo se possibile il limite di cumulo per i pensionati, a condizione di garantire la sostenibilità dei conti e il patto generazionale.
PRETENDERE DIRITTI PER TUTTI
Considerare casta chi è tutelato, significa automaticamente autoescludersi, mentre la strada giusta è pretendere diritti per tutti, per chi è tutelato e per chi non lo è.
Per questo riteniamo fondamentali alcuni obiettivi.
1) Lotta al precariato. Senza prendere in giro nessuno, ma mettendo in campo tutto il potere di vigilanza e controllo nei confronti degli editori che non rispettano le leggi del Paese, come giustamente sottolinea da tempo anche l’Ordine nazionale dei giornalisti.
2) Lotta ai bassi compensi. Il pagamento dignitoso del proprio lavoro cammina di pari passo alla salute dei conti dell’Istituto ed è l’unica garanzia di avere in futuro una pensione dignitosa.
3) Lotta per la rivalutazione degli stipendi. Nell’Inpgi siedono sindacati dei giornalisti ed editori. Il nostro compito sarà quello di sollecitarli su questo punto, anche per garantire un futuro migliore per l’Inpgi.
4) Difesa delle pensioni e dei pensionati. Con il carico fiscale indotto anche dalle tasse comunali e regionali e con il blocco delle indicizzazioni e i vari contributi di solidarietà, i pensionati sono colleghi da difendere. Se è possibile anche con servizi aggiuntivi.
5) Sblocco della fissa. E’ scandaloso che si debba aspettare anni per ottenere la soddisfazione di un diritto acquisito. Inpgi Futuro lavorerà per una sostanziale riduzione dei tempi.
6) Tutela degli inquilini Inpgi. Il patrimonio immobiliare deve essere valorizzato, ma senza dimenticare le fondamentali leggi della solidarietà.
NOI RISPETTIAMO GLI IMPEGNI
La lista di Inpgi Futuro è formata da donne e uomini d’esperienza e competenza. Non abbiamo poltrone da distribuire o cariche da elargire, ma ormai da dieci anni, con il nostro lavoro, abbiamo dimostrato di riuscire a onorare i nostri programmi con efficienza, lealtà e trasparenza. Oggi ci sentiamo di poter rinnovare il nostro impegno, con entusiasmo e determinazione.
DIFENDI L’INPGI CON IL VOTO. VOTA IN BLOCCO
LE CANDIDATE E I CANDIDATI DI INPGI FUTURO