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06/12/2011 regionali

ANCONA, CORTE d’APPELLO: “Sono vincolanti le tariffe dell'Ordine professionale”.

Il compenso per le prestazioni giornalistiche autonome va commisurato sulla base dei minimi tariffari fissati dall'Ordine dei Giornalisti che, in assenza di diversa pattuizione, sono vincolanti e obbligatori e possono fondare anche un'azione giudiziaria con relativa sentenza di condanna esecutiva. Anche la Corte d'Appello delle Marche ha accolto per la prima volta questa tesi, adottata su scala nazionale dalla Corte di Cassazione. Il problema della retribuzione dei collaboratori esterni autonomi, cioè pagati ad articolo (che sono diventati sempre più importanti nella struttura dei giornali, i quali preferiscono non avere vincoli) è stato affrontato solo di recente dalla giurisprudenza. Fino a due anni fa la questione aveva investito solo Giudici di Pace e Tribunali di primo grado, dal 2009 la problematica è giunta all'attenzione della Cassazione che ha elaborato un orientamento con tre sentenze. Orientamento sposato anche dalla sezione lavoro della Corte d'Appello delle Marche, che ha confermando la sentenza di primo grado del giudice del lavoro di Fermo e condannato la società editrice del Messaggero a versare tutte le differenze retributive tra quanto effettivamente pagato e quanto dovuto sulla base del tariffario dell'Ordine al collaboratore Paolo Bartolomei, il quale essendo avvocato si è difeso da solo.

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