Finanziaria: tagli anche ai pensionati Inpgi
Gli importi trattenuti dagli assegni più alti saranno trasferiti allo Stato
Cambiano anche le norme sulla perequazione nel biennio 2012-2013
Le recenti disposizioni in materia di perequazione delle pensioni introdotte dalla manovra economica, contenute nel decreto legge 98/2011, convertito dalla legge 111/2011, imporranno dei sacrifici anche ai pensionati Inpgi con due distinte misure.
La prima misura prevede che, per la gravità della situazione economica internazionale, dal 1° agosto 2011 e fino al 31 dicembre 2014, tutti i trattamenti pensionistici che complessivamente superano 90,000 euro lordi annui saranno assoggettati ad un contributo straordinario di perequazione, che tutti gli Enti previdenziali saranno tenuti a trattenere direttamente sugli importi mensili delle pensioni erogate ed a devolvere allo Stato.
La trattenuta mensile, da effettuarsi fino al 31 dicembre 2014, sarà del 5% per gli importi pensionistici compresi tra euro 90.000,00 ed euro 150.000 lordi annui; sarà del 10 % per gli importi che supereranno tale limite.
L’Istituto inizierà ad effettuare le trattenute presumibilmente sulla pensione di settembre 2011 con gli arretrati dal mese di agosto.
Poiché il contributo di perequazione si applica sulla somma di tutte le pensioni percepite, anche integrative, alla fine di ogni anno il Casellario Centrale dei Pensionati provvederà a comunicare agli Enti interessati eventuali conguagli.
La seconda misura prevede per il biennio 2012 - 2013 una perequazione ridotta per i trattamenti pensionistici superiori a cinque volte il minimo Inps (superiori ad euro 30.383,00).
Per tali trattamenti la perequazione sarà riconosciuta - nella misura del 70% (anziché dell’attuale 90%) - soltanto fino ad euro 18.230,00 ( 3 volte il minimo Inps). Nessun adeguamento oltre tale importo.
Nulla cambia invece per le pensioni di importo complessivo fino a cinque volte il minimo Inps (fino ad euro 30.383,00) che saranno rivalutate secondo il meccanismo già applicato per il corrente anno (100% dell’indice di perequazione fino ad euro 18.230,00; 90% dell’indice da euro 18.230,00 fino ad euro 30.383,00).
Per meglio comprendere l’applicazione delle nuove norme previdenziali, al più presto sul sito saranno a disposizione degli esempi chiarificatori.