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12/07/2011 regionali

Rinnovo Cnlg: 105 euro di aumento e incentivi per le assunzioni

Un aumento in busta paga di 105 euro in due tranche. Sgravi previdenziali per le assunzioni a tempo indeterminato. Aumento delle aliquote contributive e dell'età pensionabile delle giornaliste. Un ente bilaterale per la formazione. Una commissione paritetica per il lavoro autonomo. E un'altra commissione per il prossimo contratto.
Ha molte facce e tanti piani di intervento l'ipotesi di rinnovo del biennio economico del Cnlg siglata a Roma l'8 luglio tra Fnsi e Fieg, che sarà sottoposta mercoledì 13 agli organismi delle due federazioni per la firma definitiva.
Un risultato arrivato al termine di un negoziato lungo e a tratti difficile, che il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, ha definito "un atto di fiducia che scommette sulla tenuta del lavoro professionale e sul futuro dell'industria dell'informazione".
Ecco nel dettaglio tutti i punti dell'intesa.
Un'intesa a quattro facce. L'ipotesi di accordo, siglata venerdì 8 luglio a Roma tra Fnsi e Fieg, è andata ben oltre il rinnovo "tenico" del biennio economico del Contratto nazionale. E si è articolata, appunto, su quattro direttrici differenti: l'aumento delle retribuzioni, con un meccanismo che privilegia le qualifiche più basse, unito a uno stimolo fiscale alla contrattazione integrativa; la messa in sicurezza dei conti dell'Inpgi, con un doppio intervento di incremento delle aliquote contributive e di innalzamento progressivo dell'età pensionabile delle giornaliste; una spinta all'occupazione e al sostegno di precari e freelance con il varo di sgravi previdenziali, la creazione di un ente formazione e di una commissione sul lavoro autonomo; e, infine, un occhio al futuro della professione, con l'istituzione di una commissione per il prossimo contratto.
Un piano complessivo di ampio respiro, dunque, fortemente voluto dalla delegazione della Fnsi e accettato anche dagli editori della Fieg, in un negoziato lungo (era stato avviato a novembre dello scorso anno e ha subito il rallentamento "naturale" del Congresso di Bergamo e del successivo rinnovo della Giunta federale), con momenti di difficoltà e qualche scontro duro.
Gli interventi delineati, che mercoledì 13 luglio saranno sottoposti agli organi delle due federazioni e arriveranno alla firma definitiva, produrranno effetti da subito per proseguire nel futuro, sia sul piano economico sia, ancor più, su quello del welfare di categoria. La manovra previdenziale in tre mosse sarà inoltre oggetto di specifiche delibere dell'Inpgi, che saranno varate dal cda del 15 luglio e quindi sottoposte al vaglio dei ministeri competenti.
Ecco nel dettaglio i punti di cui si compone l'intesa tra Sindacato dei giornalisti e Federazione degli editori.
Aumento dei minimi contrattuali. È di 105 euro per il biennio, uguale per tutti dalla qualifica di redattore ordinario con oltre 30 mesi al caporedattore, in due tranche: 50 euro saranno versati dalla prossima busta paga di luglio 2011, gli ulteriori 55 euro da giugno 2012. Per i redattori con meno di 30 mesi, l'incremento sul minimo è pari a 80 euro, per i praticanti con oltre 12 mesi è di 70 euro, per quelli con meno di 12 mesi è di 40 euro.
L'applicazione tecnica dell'accordo interconfederale del 1993, a cui il nostro contratto ancora si rifà, avrebbe portato a una cifra di 96 euro nel biennio per gli ro+30, da parametrare per le altre qualifiche: a conti fatti, la scelta di avere una cifra maggiore ma uguale fino al caporedattore si traduce nella sostanziale tutela del potere d'acquisto (pur con la perdita di qualche euro) per chi ha minimi contrattuali più elevati, in cambio di un aumento più consistente per chi ha di meno. Compresi ro-30 e praticanti.
A carico degli editori, nel computo complessivo dell'aumento del costo del lavoro, bisogna inoltre considerare l'aumento dell'aliquota contributiva Inpgi (di cui si parlerà in seguito, nell'articolo) e l'incremento dello 0,05% del contributo Casagit per "finalità sociali".
Stimolo agli accordi integrativi. È stato elaborato e varato un facsimile di accordo quadro per le intese aziendali in grado di sfruttare le agevolazioni fiscali (imposta sostitutiva dell'8% al posto della tassazione ad aliquota progressiva), per retribuzioni fino a 40 mila euro, sui premi di risultato o di produttività, ma anche su maggiorazioni retributive previste da istituti contrattuali e legate, per esempio, al lavoro straordinario, notturno, festivo e supplementare nel part time.
Contributi previdenziali. Aumento di tre punti percentuali dell'aliquota contributiva Inpgi a carico degli editori, di cui il primo a gennaio 2012, il secondo a gennaio 2014 e il terzo a gennaio 2016.
Ogni punto percentuale in più vale circa 25 euro di aumento del costo del lavoro per ogni giornalista, calcolato sui minimi contrattuali. In verità, il costo è comunque maggiore, perché l'aliquota si calcola sulla retribuzione complessiva del singolo collega.
Innalzamento dell'età pensionabile delle colleghe. Un meccanismo progressivo e fortemente tutelante porterà l'eta della pensione delle giornaliste dai 60 anni attuali fino ai 65 anni nell'arco dei prossimi dieci anni. Più precisamente, l'età del ritiro si allungherà di un anno a partire da luglio 2012 e poi un altro rispettivamente a gennaio 2015, 2017, 2019 e 2021.
Le colleghe potranno comunque in questo periodo transitorio continuare ad andare in pensione a 60 anni, con un abbattimento tra il 2,38% (per un anno di anticipo) e il 10% (per cinque anni), dimezzato rispetto a quello dei colleghi uomini e al sistema a regime (dal gennaio 2021).
Il Sindacato, d'intesa con l'Inpgi e all'interno del sistema di welfare della categoria, è già impegnato a ideare e predisporre un pacchetto di ulteriori misure che vadano a sostegno del lavoro delle giornaliste e della loro carriera, con strumenti e iniziative che consentano loro meglio di conciliare l'attività professionale con la famiglia, la maternità e i tempi di vita. Perché l'aumento a 65 anni dell'età pensionabile, che è vissuta da alcune colleghe come fortemente penalizzante, diventi invece un'opportunità di dare maggiore prospettiva di reddito a chi trova un'occupazione stabile, con versamenti previdenziali certi e continuativi, a trent'anni e oltre e, soprattutto, di creare un sistema di welfare effettivamente a favore delle donne e della loro parità rispetto ai colleghi uomini.
Incentivi per l'occupazione stabile. Sgravi previdenziali per tre anni per le aziende che assumano a tempo pieno e indeterminato colleghi (non pensionati), professionisti, praticanti e pubblicisti, disoccupati, cococo o freelance, con qualifica da praticante a caposervizio/redattore senior.
L'aliquota agevolata è pari all'8%. L'incentivo è riconosciuto anche per la trasformazione dei contratti a termine in tempo indeterminato. Mentre è vietato per le aziende che si trovino in stato di crisi o riorganizzazione.
Ente bilaterale di formazione. Il nuovo ente si occuperà in particolare di individuare percorsi di formazione ed aggiornamento professionale per stimolare l'occupazione, e quindi a favore di colleghi precari e freelance. Verrà presto nominata una commissione paritetica tra Fnsi e Fieg per definire il percorso che porterà, appunto, alla creazione dell'ente per la formazione.
Commissione paritetica per i freelance. L'obiettivo della commissione è di approfondire il fenomeno del lavoro autonomo nella professione giornalistica, la sua diffusione e le modalità. Le conclusioni dovranno arrivare alla Fnsi e alla Fieg entro il 30 giugno 2012, perché possano essere valutate, anche pensando al futuro contratto nazionale.
È la prima volta che la Fieg accetta di confrontarsi con il Sindacato dei giornalisti sui temi dei freelance e sul loro ruolo nell'industria dell'informazione e sulle problematiche della loro attività.
Il prossimo contratto. Entro settembre prossimo, Fnsi e Fieg costituiranno infine una commissione che studi gli effetti dell'innovazione e della multimedialità sui profili professionali e sull'organizzazione del lavoro, e nel contempo ipotizzi una revisione della scala retributiva, in vista del futuro Contratto nazionale (quello attuale scade a marzo del 2013) che, salvo diverse intese, diventerà di durata triennale, come già previsto per le altre categorie di lavoratori.

Daniela Stigliano
Giunta esecutiva Fnsi
Responsabile Multimedialità, Innovazione, Nuovo contratto Fnsi-Fieg

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