FREELANCE E PRECARIETA': INCONTRO AL SIGIM PER I DIRITTI DEL LAVORO
ANCONA (19 mag) – Un confronto costante tra Commissione regionale lavoro autonomo e Consulta dei Comitati di Redazione per migliorare le condizioni di lavoro dei giornalisti che collaborano in forma autonoma con le testate giornalistiche delle Marche. Un codice etico approvato dalle redazioni che regoli i rapporti professionali e contrattuali tra chi sta all’interno e chi all’esterno delle redazioni, un rilancio delle stabilizzazioni dei Cococo che a breve l’Inpgi rafforzerà con nuove iniziative che sgraveranno le aziende che assumeranno giornalisti a tempo indeterminato. Cause di lavoro mirate a tutela dei freelance. Sportelli che offrano servizi al mondo del giornalismo autonomo. Queste, in sintesi, le tematiche trattate nel corso dell’incontro convocato oggi ad Ancona dal segretario del Sindacato dei giornalisti marchigiani, Roberto Mencarini, al quale hanno partecipato esponenti della commissione regionale lavoro autonomo, i Comitati di redazione della regione (Corriere Adriatico, Rai, Resto del Carlino), il Presidente della commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi, Enrico Ferri, e il responsabile per la Giunta Fnsi del piano straordinario contro il precariato, Fabio Azzolini. Nel corso dell’incontro è stato rilevata e denunciata ancora una volta la grave situazione dei compensi dei collaboratori dei quotidiani che negli ultimi anni sono stati ancora ridotti.
Cococo, partite Iva, diritto d’autore, ritenuta d’acconto: il mercato del lavoro autonomo giornalistico, è stato detto, non è affrontabile con un’unica strategia. Vanno messe in campo politiche differenziate, in campo legislativo, attraverso le interlocuzioni in corso con il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Paolo Bonaiuti, per ridisegnare il welfare della categoria che includa i giornalisti freelance. Obiettivo: il giusto compenso, così come stabilisce l’articolo 36 della Costituzione, per le collaborazioni che oggi hanno raggiunto livelli inaccettabili che umiliano il lavoro di decine di migliaia di giornalisti. Quello delle collaborazioni è un fronte ormai rovente, che registra ritardi anche da parte del Sindacato che ora la Fnsi sta recuperando anche aprendo con gli editori due tavoli di confronto sul lavoro autonomo e sulla formazione permanente di giornalisti occupati, precari e autonomi. In questo ambito è stato ribadito che il ruolo dei Comitati di redazione diventa centrale, per far rispettare regole, leggi e contratti e per sensibilizzare le redazioni verso le tematiche del lavoro autonomo. Il Presidente della Commissione ha affrontato anche la questione della rappresentanza dei collaboratori all’interno delle redazioni. Dalla discussione è emersa la necessità di individuare dei passaggi intermedi che garantiscano comunque una rappresentanza dei collaboratori all’interno dei Cdr, per poi approdare nel corso dei prossimi rinnovi contrattuali a una rappresentanza elettiva piena in particolare per i parasubordinati. Nel corso dell’incontro sono state esaminate anche le leggi sul mercato del lavoro e in particolare il Collegato lavoro, la riforma dell’apprendistato che riguarderà anche i giovani giornalisti e il praticantato.