La Regione Marche per non applicare leggi e contratto trasferisce 4 colleghi dell'ufficio stampa
Oggi con un provvedimento che ci lascia esterrefatti, la Regione Marche ha comunicato a quattro colleghi con contratto part-time dell'ufficio stampa del Consiglio regionale che da lunedì saranno trasferiti ad altro incarico. La decisione è stata assunta in seguito a una lettera di diffida in cui si chiedeva semplicemente alla Regione di rispettare una sua legge, quella che dà la possibilità a sei mesi dall'assunzione di optare per il contratto giornalistico.
Il Sigim auspica un intervento immediato del presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi perché l'ente receda da questo provvedimento che va nella direzione opposta a quella concordata solo alcune settimane fa in un incontro promosso dal dirigente Mario Becchetti con i vertici del Sigim e con il fiduciario Inpgi delle Marche alla presenza del segretario nazionale della Fnsi Franco Siddi.
Come Sigim ricordiamo che due terzi delle Regioni a statuto ordinario e delle Regioni e Province autonome hanno deciso di applicare in forme molto diverse il contratto nazionale di lavoro giornalistico. Una scelta che sottolinea, al di là di limiti e di persistenti resistenze di molti apparati burocratici, il riconoscimento di una funzione professionale al servizio della trasparenza amministrativa verso i cittadini. Ma anche un contributo rilevante, sia pure non diretto, all'affermazione dell'importanza della legge 150, su cui mai si è arrestata la battaglia a livello locale e nazionale della Fnsi.
Ancona, 29 aprile 2011