Assemblea nazionale degli uffici stampa: “Riprendiamo il dialogo per la piena applicazione della legge 150/2000”
Si è svolta il 28 gennaio l’assemblea nazionale degli uffici stampa a cui hanno partecipato più di cento colleghi provenienti da tutta Italia. L’incontro, nato per analizzare lo stato di attuazione della legge 150/2000, ha voluto anche mettere in rilievo lo stato delle varie vertenze che in molte regioni si stanno attuando per il riconoscimento della professionalità giornalistica.
In particolare è stato richiamato il ‘caso Inps’ che,dopo anni di veri e propri atti di mobbing e soprusi nei confronti dei colleghi del cdr dell’ufficio stampa, la magistratura del lavoro del Tribunale di Roma ha emesso una storica ed esemplare sentenza che fa chiarezza e riconosce ‘in toto’ il ruolo e l’azione del sindacato dei giornalisti svolto in questi anni a tutela dei diritti dei colleghi.
All’incontro di oggi nella sala della Fnsi hanno partecipato il commissario straordinario dell’Aran (agenzia di contrattazione del pubblico impiego), Antonio Naddeo ed esponenti delle confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Confedir, il vicepresidente dell’Ordine nazionale, il vicedirettore dell'Inpgi e rappresentanti dei comunicatori pubblici. Non sono mancate, con le principali confederazioni sindacali, alcuni momenti di polemica in particolare sulla questione annosa del riconoscimento del profilo professionale dei giornalisti degli uffici stampa pubblici sul quale ad oggi non si riesce a trovare una soluzione ed un percorso attuativo. Si è però manifestata la volontà di tutti a riaprire il confronto tra le parti per giungere in tempi ragionevolmente brevi ad una soluzione della questione. In questo senso la decisione dell’Aran di convocare le parti per il 3 febbraio prossimo può significare la volontà di superare difficoltà e riprendere il dialogo tra confederali e sindacato dei giornalisti anche come primo momento di incontro per definire, magari con riunioni successive tra le parti, un percorso virtuoso.