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22/03/2010 regionali

Inpgi 2: esenzione per i redditi fino a 3.000 euro e restituzione dei contributi a 65 anni

Il Comitato amministratore sottopone ai Ministeri vigilanti le due proposte approvate. 

Esenzione dall’obbligo di versare i contributi alla Gestione separata per i giornalisti liberi professionisti con o senza partita Iva che, nell’esercizio di attività giornalistica autonoma, percepiscano un reddito annuo  inferiore a  3.000 euro.

Ampliamento dei casi in cui è possibile, per tutti gli iscritti alla Gestione separata, la restituzione dei contributi una volta compiuti i 65 anni di età.

Queste le due proposte approvate oggi dal Comitato amministratore Inpgi2 ora al vaglio dei Ministeri vigilanti, del Lavoro e dell’Economia.

“Si tratta di un passaggio molto importante – afferma il Presidente dell’Inpgi Andrea Camporese – finalizzato a razionalizzare l’intero impianto previdenziale assicurando, da una parte l’armonizzazione con la Gestione separata Inps per i lavoratori autonomi, e dall’altra la più ampia tutela previdenziale al momento della cessazione dell’attività lavorativa. Tuttavia non vanno sottaciute alcune difficoltà legate all’impianto generale delle norme sul sistema pensionistico  del lavoro non dipendente. Confido, al riguardo, di poter individuare percorsi condivisi con i Ministeri vigilanti che portino all’approvazione delle delibere in questione nell’interesse prioritario degli iscritti e della sostenibilità dello stesso sistema”.

Nel dettaglio, l’esenzione interesserà soltanto i giornalisti liberi professionisti con o senza partita Iva e non i giornalisti Co.co.co.; in caso di superamento del tetto dei 3.000 euro annui, la contribuzione dovrà essere versata sull’intero reddito annuale percepito; l’attuale normativa prevede invece la contribuzione obbligatoria a prescindere dall’entità del reddito percepito.

La restituzione dei contributi, al 65° anno di età, ora possibile solo per coloro che non abbiano raggiunto i cinque anni minimi di versamenti richiesti per ottenere la pensione, verrà estesa  anche a chi  abbia versato più dei cinque anni minimi, ma il cui montante utilizzato per il calcolo della pensione risulti inferiore o uguale a circa 18.000 euro.

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