Stabilizzazione dei co.co.co.
Un altro importante passo avanti nella tutela del lavoro giornalistico precario. La stabilizzazione dei collaboratori coordinati e continuativi può diventare concreta realtà.
Le delibere approvate dell’Inpgi, assunte a seguito di intese fatte a suo tempo con l’allora Ministro del Lavoro Damiano, la Fnsi, la Fieg e l’Istituto di Previdenza di categoria, hanno finalmente ottenuto il via libera da parte dei Ministeri del Lavoro e dell’Economia. I contratti dei co.co.co. per i quali sussistano le stesse condizioni dei lavoratori dipendenti, anche per coloro la cui posizione sia stata oggetto di accertamenti ispettivi, potranno essere trasformati in rapporti di lavoro subordinato.
In pratica, giornalisti collaboratori a carattere continuativo, potranno essere regolarmente inquadrati come dipendenti, regime nel quale di fatto tanti operano e per molti dei quali sono scattati i provvedimenti dei servizi ispettivi dell’Inpgi. In questo caso, le aziende che si metteranno in regola potranno ottenere gli sgravi dell’esenzione e obblighi pregressi.
I datori di lavoro potranno stipulare con le Organizzazioni sindacali dei giornalisti su base territoriale, sentite le rappresentanze aziendali, accordi volti alla trasformazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa in rapporti di lavoro subordinato.
Nei prossimi otto mesi potranno essere oggetto di stabilizzazione i collaboratori iscritti alla Gestione separata dell’Istituto che, all’atto della trasformazione, siano titolari di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa in corso di esecuzione, e con riferimento al quale risultino correttamente assolti gli adempimenti previdenziali previsti nei confronti della Gestione stessa. I contratti di lavoro subordinato potranno essere stipulati anche a termine – qualora ne ricorrano le condizioni – con una durata comunque non inferiore a ventiquattro mesi.
Questa linea resta strategica per il Sindacato dei giornalisti, come appare chiaro dagli atti che hanno portato alle delibere da oggi pienamente in vigore. Nello stesso pacchetto delle intese che hanno riguardato la stabilizzazione dei co.co.co. – dipendenti – ci sono infatti anche le norme, diventate operanti da un anno, che innalzano le aliquote contributive a carico degli editori per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, con obbligo di versamento dei contributi a carico degli editori committenti. Grazie a questi provvedimenti sono diventate operanti nuove misure di tutela (come maternità, malattia e affido).