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28/10/2009 regionali

Grave blocco del negoziato contrattuale da Aeranti-Corallo

La crisi economica che investe tutti i settori, compreso quello editoriale, non giustifica in alcun modo l’arretramento di Aeranti Corallo, organizzazione imprenditoriale della gran parte delle radiotelevisioni locali, di rimandare nella sostanza il rinnovo del contratto per i giornalisti scaduto da due anni.
La battuta di arresto delle trattative, alla vigilia della prevista fase conclusiva, decisa da Aeranti Corallo, non è per niente condivisa dalla Giunta esecutiva della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, che ha convocato d’urgenza per domani a Roma la commissione contrattuale. L’esperienza positiva fatta nove anni fa con il primo contratto specifico per l’emittenza locale non può assolutamente restare permanentemente ancorata ad una condizione di emersione. Questa fase è finita e è tempo di tirare le somme e capire la reale consistenza imprenditoriale delle aziende contraenti, che non possono sottrarsi alle loro responsabilità; salvo non rinuncino a volere essere considerate imprese ad ogni fine di legge, compresi i benefici pubblici.
La complessità della situazione non sfugge a un sindacato responsabile come la Fnsi, ma nessuno può immaginare di essere soggetto credibile di pluralismo rifiutando di considerare adeguatamente il valore del lavoro giornalistico, unico elemento caratterizzante di questa condizione. Con mille euro al mese non ci può essere un giornalista a tempo pieno da nessuna parte. Per anni i giornalisti hanno fatto grandi sacrifici pur di concorrere alla crescita dell’emittenza locale.
Gli imprenditori del settore non possono pensare di poter andare avanti così ancora a lungo. La riunione di domani, se non ci saranno sviluppi da parte di Aeranti Corallo, segnerà sicuramente una svolta nel quadro dei rapporti industriali nel settore.

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