PRIMA ASSEMBLEA COLLABORATORI NUOVO DIRETTIVO: ANALISI PROBLEMATICHE E PROPOSTE DI ATTIVITÀ
Lunedì 3 agosto u.s. si è tenuta, presso la sede del Sigim, un’assemblea dei collaboratori delle Marche, aperta anche ai non iscritti al Sigim. La discussione si è aperta alle ore 21,45, per concludersi alle 23,45. Presenti, la sottoscritta, Agnese Carnevali (componente direttivo Sigim, referente collaboratori), Gabriele Giangiacomi, Zeno Leoni, Giampaolo Milzi, Marcello Morichi.
Al centro del dibattito, le questioni relative alle condizioni lavorative attuali dei collaboratori (pubblicisti e professionisti) delle redazioni marchigiane, richieste e proposte per l’attività del Sindacato dei Giornalisti delle Marche.
Nell’introduzione svolta dalla consigliera Agnese Carnevali si sono presentate le iniziative che il Sigim intende mettere in atto in tempi brevi a favore della categoria dei giornalisti collaboratori e freelance, quali lo “Sportello freelance e collaboratori”, da istituire presso la sede Sigim. Una struttura di ascolto e consulenza, completamente gratuita, gestita da personale qualificato, al servizio del giornalista che abbia bisogno di informazioni, di esporre un problema, ecc…Tra le iniziative da mettere in atto: un incremento delle convenzioni del Sigim con banche, assicurazioni, negozi vari, ristoranti, librerie, supermercati per sconti e agevolazioni agli iscritti ecc… Nella programmazione delle attività rientrano poi una serie di incontri e assemblee decentrate con i giornalisti collaboratori delle Marche, da svolgersi sull’intero territorio regionale, provincia per provincia, per facilitare la partecipazione di tutti i colleghi ad importanti momenti di dibattito e confronto, con la volontà di sviluppare una sempre più forte e radicata cultura sindacale anche tra i collaboratori, tra i veterani, ma anche e soprattutto tra chi si affaccia ora alla professione.
Ritenute significative tali proposte illustrate nella fase introduttiva dell’assemblea, i colleghi presenti hanno chiesto un particolare impegno del sindacato marchigiano sui temi della formazione professionale attraverso specifici corsi di formazione, specializzazione e aggiornamento – soprattutto in tema di nuove tecnologie e multimedialità e comunicazione ambientale – ma anche attraverso l’affiancamento nel lavoro di neo-giornalisti a colleghi esperti, in particolare in quei settori in cui è necessaria spiccata competenza e professionalità– quali ad esempio la cronaca giudiziaria; un maggior controllo sul rispetto rigoroso dei termini contrattuali di collaborazione per contrastare commistioni tra le figure professionali di giornalista-cronista e fotoreporter; il pagamento a trenta giorni dalla prestazione lavorativa, così come previsto dal nuovo contratto nazionale; la pubblicazione, sul sito Internet del Sigim di apposito form per la fatturazione delle prestazioni lavorative dei giornalisti freelance; l’avvio di convenzioni soprattutto con banche e assicurazioni; la sollecitazione di ispezioni INPGI nelle redazioni; uno stretto controllo sull’applicazione delle nuove regole contributive per i collaboratori Co.Co.Co. che prevedono una percentuale maggiore dell’aliquota contributiva a carico dell’azienda e non più del lavoratore, affinché il committente non utilizzi escamotage per ridurre la percentuale di contributi da versare a proprio carico.
Al centro del dibattito, le questioni relative alle condizioni lavorative attuali dei collaboratori (pubblicisti e professionisti) delle redazioni marchigiane, richieste e proposte per l’attività del Sindacato dei Giornalisti delle Marche.
Nell’introduzione svolta dalla consigliera Agnese Carnevali si sono presentate le iniziative che il Sigim intende mettere in atto in tempi brevi a favore della categoria dei giornalisti collaboratori e freelance, quali lo “Sportello freelance e collaboratori”, da istituire presso la sede Sigim. Una struttura di ascolto e consulenza, completamente gratuita, gestita da personale qualificato, al servizio del giornalista che abbia bisogno di informazioni, di esporre un problema, ecc…Tra le iniziative da mettere in atto: un incremento delle convenzioni del Sigim con banche, assicurazioni, negozi vari, ristoranti, librerie, supermercati per sconti e agevolazioni agli iscritti ecc… Nella programmazione delle attività rientrano poi una serie di incontri e assemblee decentrate con i giornalisti collaboratori delle Marche, da svolgersi sull’intero territorio regionale, provincia per provincia, per facilitare la partecipazione di tutti i colleghi ad importanti momenti di dibattito e confronto, con la volontà di sviluppare una sempre più forte e radicata cultura sindacale anche tra i collaboratori, tra i veterani, ma anche e soprattutto tra chi si affaccia ora alla professione.
Ritenute significative tali proposte illustrate nella fase introduttiva dell’assemblea, i colleghi presenti hanno chiesto un particolare impegno del sindacato marchigiano sui temi della formazione professionale attraverso specifici corsi di formazione, specializzazione e aggiornamento – soprattutto in tema di nuove tecnologie e multimedialità e comunicazione ambientale – ma anche attraverso l’affiancamento nel lavoro di neo-giornalisti a colleghi esperti, in particolare in quei settori in cui è necessaria spiccata competenza e professionalità– quali ad esempio la cronaca giudiziaria; un maggior controllo sul rispetto rigoroso dei termini contrattuali di collaborazione per contrastare commistioni tra le figure professionali di giornalista-cronista e fotoreporter; il pagamento a trenta giorni dalla prestazione lavorativa, così come previsto dal nuovo contratto nazionale; la pubblicazione, sul sito Internet del Sigim di apposito form per la fatturazione delle prestazioni lavorative dei giornalisti freelance; l’avvio di convenzioni soprattutto con banche e assicurazioni; la sollecitazione di ispezioni INPGI nelle redazioni; uno stretto controllo sull’applicazione delle nuove regole contributive per i collaboratori Co.Co.Co. che prevedono una percentuale maggiore dell’aliquota contributiva a carico dell’azienda e non più del lavoratore, affinché il committente non utilizzi escamotage per ridurre la percentuale di contributi da versare a proprio carico.