Sospensione Bando Corecom
Prot. n° 1177
Raccomandata a mano anticipata via e-mail
Al Presidente del CORECOM MARCHE
Marco Moruzzi
e p.c.
Ai soci Sigim
e p.c.
Al Presidente dell’Ordine Giornalisti delle Marche
Giannetto Rossetti
e p.c.
Al Fiduciario Inpgi Marche
Vincenzo Varagona
Oggetto: Sospensione bando Corecom per n° 2 incarichi di collaborazione coordinata e continuativa per la realizzazione di un progetto relativo all’attività del Corecom presso la struttura Autorità indipendenti e di garanzia dell’Assemblea legislativa delle Marche
Gentile Presidente,
riscontro la sua del 22 maggio 2009 a me pervenuta lunedì 25 maggio. Intendo anzitutto esprimerle la soddisfazione del Sigim per la notizia della sospensione della procedura selettiva in oggetto, in virtù delle osservazioni da noi promosse. Siamo certi che nell’elaborare il bando in oggetto il Corecom fosse mosso dalle migliori intenzioni – e di questo vi era stato dato esplicitamente atto nella nostra del 14 maggio al prot. 1152 –. Aver accettato di sospendere la selezione testimonia quindi la vostra correttezza istituzionale – da parte nostra, peraltro, mai messa in discussione. L’accusa di mancata trasparenza riguardava infatti solo l’illegittimo restringimento della platea concorsuale: un rischio evitabile solo utilizzando le mailing list di Ordine e Sigim, giacché è del tutto evidente che la pubblicazione della selezione sul B.U.R., pur assolvendo agli obblighi di legge dal punto di vista formale, non poteva in alcun modo garantire il ben più concreto valore della circolazione del bando tra i giornalisti interessati.
E vengo quindi al dissenso – a questo punto ancora più marcato – sulla natura della selezione in oggetto, che nella sua cortese lettera del 22 maggio lei arriva addirittura a derubricare della sua evidentissima natura giornalistica, quasi che l’inderogabilità del requisito di iscrizione all’Ordine dei giornalisti richiesto ai partecipanti fosse un’invenzione del sindacato e non una vostra precisa linea editoriale.
Sono stupefatto da questa retromarcia perché la sostanza giornalistica del bando è chiara e continuamente richiamata, nel vostro atto, anche con evidenziazioni grafiche (neretti, sottolineature). Definire “residuali” le attività giornalistiche presenti nel progetto “Adulti più informati, bambini più sicuri” è pertanto una dichiarazione sindacalmente irricevibile. La stessa giustificazione addotta che queste attività – nelle intenzioni del Corecom – “non necessariamente andavano svolte dal personale selezionato” apre poi un altro fronte, visto che l’organico giornalistico Corecom è a oggi limitato a una sola unità (rappresentata dalla collega Luana Spernanzoni, in distacco dalla Giunta regionale). E se il lavoro indicato dal bando non andava svolto dai giornalisti co.co.co. selezionati, ci domandiamo allora a chi sarebbe toccata questa fortuna.
Nonostante le profonde divergenze qui illustrate, le riaffermo comunque la disponibilità del Sigim a ragionare insieme sul caso, per evitare che il bando, emesso una prima volta e poi ripubblicato a causa di un errore materiale, e ora sospeso in seguito al nostro intervento, possa subire nuove successive censure dovute alla mancata soluzione dei problemi denunciati in data 14 maggio.
In attesa di un suo riscontro, voglia gradire i miei più cordiali saluti.
Il segretario regionale
Giovanni Rossi
giovanni.rossi@sigim.it
Cell 335 6930000
320 8828772
Ancona, 27 maggio 2009