0
25/05/2009 regionali

Sigim, ecco il bilancio del mandato sindacale dicembre 2007-maggio 2009

  Care colleghe, cari colleghi,

con le elezioni del 29-30-31 maggio 2009 per il rinnovo degli organi sociali Sigim accorpate al referendum contrattuale del 29-30 maggio negli stessi seggi, si chiude il mandato più rapido, ma forse anche più intenso, della storia del nostro sindacato. A beneficio dei colleghi assenti alla recente Assemblea dei soci, ecco cosa abbiamo prodotto nei 16 mesi di governo dell’Associazione a guida Marche 2010, da febbraio 2008 – quando abbiamo effettivamente potuto cominciare a lavorare – a maggio 2009.

1) Nuovo Statuto

L’adesione al quesito referendario (210 schede pervenute, 180 sì su 188 certificati arrivati nei termini previsti) chiarisce come il tema sia subito diventato di vostra competenza e sia stato felicemente assorbito. Sottolineiamo solo tre novità: A) la riforma del meccanismo elettorale ha chiarito regole e meccanismi di voto (non a caso, stavolta, per le presentazione delle liste non c’è stato alcun ricorso perché lo Statuto non andava interpretato ma semplicemente applicato); B) l’introduzione dell’Ufficio di segreteria consentirà al segretario di non essere solo e di gestire collegialmente anche l’attualità sindacale (e questo senza togliere peso al Consiglio direttivo che resta il massimo organo dell’Associazione); 3) la previsione di un’indennità compensativa  per la partecipazione dei free lance alle riunioni degli organi direttivi, senza che l’impegno sindacale venga pagato di tasca propria perdendo quote di lavoro, posiziona il Sigim nella fascia più evoluta della democrazia sindacale italiana. Certo, tutto può essere migliorato. E infatti il nuovo statuto prevede – su richiesta del Direttivo approvata dall’Assemblea – anche l’utilizzo del voto elettronico, strumento comodo e democratico. Basta raccomandate e buste giganti: fare un referendum statutario oppure votare, in futuro, sarà molto più semplice. Grazie a noi. E alla nostra cocciutaggine.

2) Bilancio in attivo

Dopo tre anni in rosso (2005-2006-2007), il bilancio Sigim 2008 è tornato all’attivo. Un miracolo, in un panorama generale devastato: le Assostampa delle regioni limitrofe (Abruzzo, Umbria ed Emilia Romagna) hanno chiuso tutte in rosso, la Fnsi con oltre 250.000 euro di disavanzo. La performance Sigim di 347,68 euro di simbolico avanzo e ben 9.500 euro di accantonamenti (3.500 per spese elettorali, 2.500 per convegni e patrocini, 2.500 per innovazione e sviluppo tecnologico, 1.000 per rischi diversi) è stata ottenuta grazie a un’intelligente gestione delle risorse (a Roma Giovanni Rossi dorme in b&b, non in Grand Hotel) e soprattutto grazie all’autoproduzione dell’Agenda del Giornalista. Già sapete che, a fronte di un prodotto di qualità  giunto puntuale sulle nostre scrivanie – finalmente prima del 31 dicembre anziché a gennaio-febbraio inoltrati –, l’Agenda, in soli 35 giorni, ha fatturato 34.560 euro di inserzioni (nel peggior bimestre dell’economia mondiale dal 1927 ad oggi). Detratte le spese, ne è derivato un forte utile di quasi 10.000 euro. Di questi 34.560 euro, 28.000 circa sono stati già bonificati o incassati. Sui crediti restanti siamo sereni perché le obbligazioni riguardano grandi istituzioni pubbliche che, alla firma del contratto, hanno approvato adeguate “determine”. E veniamo alla gestione della liquidità. I nostri predecessori (Giovanni Giacomini segretario, Fabio Paci amministratore),  pur avvantaggiati da tassi di remunerazione bancaria tra il 4% e il 5% nei pronti contro termine, a fronte di 40.000 euro di giacenza media, tra il 2005 e il 2007 avevano collezionato le seguenti performance negative: 2005: - 80,8 euro; 2006: -142,46 euro; 2007: - 162,04 euro. Noi (Giovanni Rossi segretario, Fabio Quirici amministratore) nel 2008, malgrado i tassi in picchiata, abbiamo ottenuto un saldo positivo (tra spese, interessi, e certificati di deposito) di      + 1363,02 euro. E soprattutto abbiamo strappato alla Carilo un interesse di conto corrente del 3,50% lordo (2,10% netto) che oggi ci remunera meglio di Bot, Pronti Contro Termini e Certificati bancari senza rischiare nulla.

3) Costante attività relazionale interna ed esterna.

Al nostro effettivo insediamento abbiamo trovato una realtà imbarazzante. Il Sindacato non aveva neppure le e-mail e i telefoni di tutti gli iscritti (ora le ha tutte, per un totale di 335 colleghi – i 6 mancanti non sono connessi alla rete). La nostra scelta esistenziale, da subito, è stata di essere collegati alla base. Per le comunicazioni, anziché puntare sul vecchio Sommario, costoso e poco utile (un solo numero a Natale 2008, per non perdere la testata) abbiamo pubblicato 21 Newsletter e tantissimi comunicati. Soprattutto, abbiamo lasciato traccia cartacea e/o elettronica di tutte le nostre corpose attività. Il librone del Protocollo, che prima era sepolto in armadio ed estratto una volta alla settimana, adesso “abita” vicino alle biro e al computer. Un dato, per capire: nel 2007 sono partite dal protocollo del Sigim 65 (sessantacinque) lettere; nel 2008, sono diventate 853 (ottocentocinquantatre). Quasi venti volte di più. Ora, grazie anche al lavoro fatto per l’Agenda, abbiamo telefoni, fax e/o caselle e-mail di oltre 1.000 soggetti, tra soci, interlocutori sindacali e professionali, istituzioni pubbliche, aziende, eccetera. Un capitale di contatti che un sindacato deve necessariamente avere. E che prima non c’era. Anche nel campo comunicativo c’è una novità: il prossimo Direttivo potrà strutturare la testata on line ilsommario.com, del quale il Sigim è diventato editore (prevedendolo esplicitamente nel nuovo Statuto). Ah, dimenticavamo: lo Statuto prescrive che il Direttivo si riunisca almeno 6 volte l’anno. Noi – alla faccia del totalitarismo di cui siamo accusati – l’abbiamo riunito 12 volte nel 2008 e già 5 volte nel 2009. La nostra attività incessante, stando sul “pezzo” sindacale tutti i giorni e anche molte notti, ha bucato l’attenzione dei soci potenziali. Gli iscritti sono aumentati del 15% su base annua: erano 294 a fine 2007, sedici mesi dopo sono 341. Molti altri sono in lista d’attesa per iscriversi.

4) Gus, Ussi, Unicrom, PO

Erano tutti morti – quando abbiamo ereditato la segreteria. Ora sono vivi. Grazie alla nostra spinta è rinato il Gus, più energico e produttivo che mai, decisivo nella realizzazione dell’Agenda e dinamico nell’organizzazione del Workshop sugli uffici stampa (svoltosi il 22 maggio ad Ancona, presenti 62 tra colleghi, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni): dopo l’estate promuoverà un corso di aggiornamento per addetti stampa finanziato dalla Ue attraverso la Provincia di Pesaro-Urbino. Abbiamo rimesso in piedi anche l’Ussi (grazie a un proficuo commissariamento) e inaugurato il Gruppo Cronisti (che deve ora trovare una sua più solida strutturazione – impresa non scontata). Altro debutto: l’attività delle delegate alla Commissione Pari opportunità Fnsi, che dopo l’evento dell’8 marzo (presentazione della prima ricerca sul lavoro giornalistico femminile nelle Marche, diventata linea-guida di lavoro per le altre Cpo regionali su indicazione della Cpo federale) hanno avviato un secondo progetto in sinergia con la Rete regionale per le PO che sarà lanciata dopo l’estate. Insomma molte colleghe e colleghi si sono dati da fare da un anno in qua: ecco perché i risultati sono tanti.

5) Sportelli territoriali di consulenza legale e del lavoro

Li conosciamo tutti, perché ne abbiamo avuto bisogno spesso. Consulenze qualificate dedicate al Sigim e ai suoi iscritti (vedi http://www.sigim.it/pagineutente.aspx?menuitem=12&id_pagina=convenzioni, gratuite o a prezzi super accessibili, con quattro studi di commercialisti-consulenti del lavoro (Giacobelli – capofila – ad Ancona, Delle Noci-D'Angelo a Pesaro, Santalucia a Macerata, Assenti a San Benedetto del Tronto) e tre studi legali (Buontempi ad Ancona, Ventura-Del Prete a Pesaro, Bommarito (a Macerata, Fermo e Ascoli). Recupero crediti, assistenza giudiziale o stragiudiziale, gestione della partita Iva gratis per la fascia debole dei giornalisti sotto i 15.000 euro di compneso annuo (con recupero reddituale annuo tra il 5 e il 10%), elaborazione di faq, format contrattuali e note di pagamento per contratti di collaborazioni saltuarie, coordinati e continuativi, con partita Iva, di associazione in partecipazione e con cessione di diritto d'autore (vedi http://www.studiogiacobelli.it/Default.aspx?tabid=376), redazione di pareri ad hoc e assistenza puntuale su tutto il territorio. Tutti servizi che non si erano mai visti da queste parti e che con questa grandangolarità non esistono neppure nelle Associazioni di stampa più forti ed evolute. Per conteggi e ricostruzioni carriera ci siamo invece appoggiati all'Associazione Stampa Romana: servizio veloce, competente, vantaggioso (da 60 a massimo 210 euro per conteggio). Attrezzarsi in casa, a fronte di massimo 8-10 conteggi annui, sarebbe anti-economico.

6) Pronto soccorso sindacale, tutela dei casi urgenti, transazioni in sede Sigim

Abbiamo affrontato e risolto, per via sindacale o con l’assistenza legale, quasi una ventina di casi (alcuni coperti da privacy). Abbiamo bloccato la decurtazione degli stipendi ai colleghi della Freeservice di Falconara, abbiamo tutelato tutti i colleghi incorsi in procedimenti disciplinari, abbiamo garantito la conciliazione con buonuscita – da parte di una società in liquidazione riferibile all’Arcidiocesi di Fermo – ai tre colleghi licenziati dalla Voce delle Marche, abbiamo contribuito alla chiusura in via stragiudiziale della causa di lavoro di Lucio Martino con il Resto del Carlino azzerando il contenzioso giudiziario, abbiamo firmato transazioni in sede sindacale a favore dei colleghi per un controvalore vicino ai 250.000 euro, stiamo difendendo il collega Fabrizio Romano licenziato al mensile automobilistico “16Vogliadi4x4”, abbiamo presentato un ricorso ex art. 28 contro la Poligrafici Editoriale (assieme a Emilia, Lazio, Toscana, Liguria, Veneto e Lombardia) per la mancata pubblicazione del documento sindacale sul caso Carrassi) e l’opposizione a un decreto ex art. 28 sfavorevole al Corriere Adriatico, cambiando in corsa strategia legale d’intesa con la Fnsi – dopo la sconfitta in 1° grado – per garantire il corretto conteggio delle corte ai nostri soci e colleghi e il mantenimento di una giurisprudenza sul riposo settimanale favorevole a tutti i giornalisti italiani. Discussione e sentenza tra 48 ore: mercoledì 27 maggio. Speriamo con tutto il cuore di vincere.

7) Guerra alle finte selezioni per gli uffici stampa pubblici, preparazione del Bando “virtuoso”

L’elenco delle vittorie è lungo: Comune Gabicce Mare, Unione Valdaso, Arpam, Corecom (proprio stamattina ci è stata ufficializzata la sospensione del bando), e la lista si allungherà ancora (è al vaglio dei legali il bando del Comune di Loreto). Il Sigim ha infatti bloccato tutte le selezioni concorsuali per uffici stampa pubblici viziate da irregolarità più o meno macroscopiche, soprattutto riguardo l'illegittimità e l'illogicità dei requisiti di partecipazione, ma anche la commistione con la pubblicità e l'irrisorietà dei compensi previsti. Sfruttando al massimo le convenzioni legali attivate siamo riusciti a stoppare tante situazioni che, al di là del danno materiale inflitto ai colleghi, sono il segno di una scarsa considerazione del nostro ruolo di  giornalisti. Abbiamo lottato ogni volta e continueremo a farlo perché in gioco ci sono posti di lavoro e soprattutto la nostra credibilità. Ma non ci siamo fermati a questo. Ogni attività di contrasto è destinata a non produrre effetti duraturi se non la si accompagna a un'attività di (ri)educazione. Per questo, in occasione del Workshop del Gus Marche, abbiamo presentato le linee guida del bando “virtuoso” Sigim, un format selettivo unificato da inviare a tutte le amministrazioni pubbliche per garantire concorsi veri con due prove scritte e una orale su materie standard e con modalità anti-truffa, così da far emergere l'effettiva professionalità giornalistica, solitamente soffocata, in termini di punteggio, dall'ipervalutazione di titoli di studio e professionali. Mancano solo alcuni ritocchi, poi il bando potrà essere licenziato.

8) Ricostruzione del rapporto con la Regione Marche e apertura del dossier Sanità

Anche il paziente, estenuante lavoro condotto presso la Regione per gli uffici stampa di Consiglio e Giunta ha dato i suoi doppi frutti: situazioni complesse e incrostate da anni di assenza sindacale lasciano oggi il posto ad accordi integrativi che ripianano il passato per impostare un futuro diverso. Sullo sfondo: la partita per l’applicazione del Cnlg tra i giornalisti della regione anche per la parte giuridica, non ancora risolta. Abbiamo incontrato assessori (Benatti), consiglieri regionali (Brandoni), il presidente del Consiglio regionale Bucciarelli (tre volte) e il presidente della Giunta Spacca (prima assoluta). E’ evidente una diversa considerazione del nostro ruolo da parte delle massime istituzioni regionali. Ora è stato avviato un dialogo altrettanto importante con il sistema Asur-Asl. Abbiamo effettuato una precisa ricognizione di sistema, avviato consulenze legali per favorire la progressione di carriera (verso il Cnlg Fnsi-Fieg o la dirigenza dei colleghi addetti stampa già in servizio) e lanciato un confronto con le competenti direzioni sanitarie.

9) Rapporti con i vertici di categoria, rapporti con le istituzioni, rapporti col pubblico

Altro che isolamento, siamo apprezzati e benvoluti. Il segretario generale Franco Siddi è venuto a trovarci tre volte in otto mesi (anche il giorno del suo compleanno), il segretario generale aggiunto Giovanni Rossi cinque volte, il presidente dell’Inpgi, Andrea Camporese, e il presidente della Casagit, Andrea Leone, sono stati ospiti di assemblee organizzate dal Sigim (in accordo con i rispettivi fiduciari). Abbiamo anche rilanciato il coordinamento degli enti di categoria per mettere insieme le forze di Sigim, Ordine, Casagit e Inpgi. In questo ambito di collaborazione leale e fattiva, il segretario del Sigim Giovanni Rossi ha partecipato all’assemblea regionale dell’Ordine e a quattro delle cinque assemblee provinciali per rinsaldare il rapporto Sindacato-Ordine e spiegare anche ai non iscritti al Sigim quali sono le politiche attive territoriali del nostro sindacato. Le assemblee generali Sigim del 2008 e del 2009 sono uscite dalla stanzetta di via Leopardi per trovare accoglienza all’Hotel Concorde di Ancona Sud. Il risultato è stato immediato: più partecipazione, 54 colleghi nel 2008, 33 nel 2009 nonostante la consultazione referendaria  per posta. Sono state organizzate manifestazioni pubbliche contro il ddl Alfano (il 26 luglio 2008 a Senigallia, in abbinata con l’Unci) e sono state patrocinate altre importanti iniziative: ad esempio, il 31 gennaio 2009 la giornata della memoria per il giornalista sassoferratese Italo Toni, scomparso a Beirut (con Graziella De Paolo) il 2 settembre 1980 – altra iniziativa patrocinata insieme all’Ordine, alla Fnsi e al Consiglio regionale delle Marche che ha chiesto al Governo di togliere il segreto di Stato sulla vicenda.

10)Rinnovo Cnlg

Il segretario del Sigim Giovanni Rossi ha partecipato al 99% delle riunioni e dei passaggi istituzionali in Giunta Fnsi e Consulta delle Ars, in Consiglio nazionale e in Commissione Contratto, per arrivare al rinnovo del Cnlg Fnis-Fieg, del 27 marzo scorso, diventato effettivo il 2 aprile, con il voto cogente della Giunta e quello consultivo delle Associazioni regionali di stampa. Le Marche hanno detto sì al contratto e lo hanno detto in autonomia, senza che le scelte di Ancona fossero decise a Genova, Venezia o Bari (le Associazioni di stampa cui la precedente segreteria aveva consegnato il Sigim al di fuori di ogni percorso statutario). Quel sì al contratto va ora ribadito nell'urna del Referendum. Non previsto dallo Statuto federale, ma che avrà carattere vincolante. Quel Referendum cui abbiamo accorpato le elezioni Sigim garantendo 5.000 euro di risparmio all'Associazione (vedi http://www.fnsi.it/Default.asp?key=9671&SINGA=S). Proprio su questo punto – del Referendum e del Contratto – emerge un problema politico non da poco: alla Conferenza nazionale dei Cdr del 3 aprile scorso a Roma il candidato segretario dell'altra lista, Roberto Mencarini, ha votato contro il contratto. Scelta legittima, in democrazia. Ma che certamente apre uno scarto tra la linea seguita con coerenza da Marche 2010 guidando il Sigim,  e quella, divaricata, dei nostri antagonisti (chi a favore del contratto, chi no). Anche questo sarà un fattore da considerare per decidere chi debba guidare l’Associazione nei prossimi tre anni.

Noi siamo soddisfatti del nostro pragmatismo, voi ci giudicherete nell’urna non solo per il nostro programma 2009-2012, ma anche per quanto abbiamo già realizzato: talvolta all’unanimità, talvolta a maggioranza, ma sempre con lo sguardo all’interesse comune.

Il nostro programma per il nuovo mandato vi arriverà nelle prossime ore via e-mail. Ovviamente su carta libera. Libera come la nostra linea sindacale: appassionata, sempre improntata al merito e per questo serenamente pragmatica.

 

Il segretario regionale

Giovanni Rossi

giovanni.rossi@sigim.it

giovanni.rossi@ilcarlino.net

Cell. 335 6930000

        320 8828772

Ancona, 25 maggio 2009

 

 

0 Commenti

Lascia un Commento