Il caso: Misiti-Zoppi contro Aldo Spadari. La solidarietà del Sigim
”QUI POSSONO STARE SOLO LE PERSONE PERBENE, NON GLI ANTI-SIROLO”
POI LA FALSA ACCUSA: “LEI NON E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEI GIORNALISTI”
GRAVE INTIMIDAZIONE DEL SINDACO MISITI E DELLA SUA VICE ZOPPI CONTRO IL VICESEGRETARIO DEL SIGIM ALDO SPADARI
Ancora un episodio di intimidazione contro i giornalisti. Domenica 17 maggio a Sirolo, nel corso della conferenza in piazza per la conquista della 16° Bandiera Blu, il sindaco di Sirolo Giuseppe Misiti ha accolto l’arrivo di Aldo Spadari, giornalista freelance vicesegretario del Sigim e collaboratore del settimanale “Marche Domani”, con queste parole: “Qui possono accomodarsi solo le persone perbene, non gli anti-Sirolo”. Se c’erano dubbi che proprio a Spadari il sindaco si stesse rivolgendo, sono stati fugati quando, durante la successiva conferenza stampa in piazza, il collega Spadari ha preso la parola e chiesto di intervenire. “Lei chi è? Per quale testata scrive?” ha detto Misiti fingendo di non conoscere il collega che per tanti anni, come corrispondente del Resto del Carlino, ha assicurato ampia informazione quotidiana dalla Riviera del Conero. E il vicesindaco Maria Teresa Zoppi, tra l’altro anche assessore alla pubblica istruzione, ha rincarato: “Lei non è giornalista, non è iscritto all’Ordine”. Perseverando nella sua convinzione nonostante le assicurazioni di alcuni giornalisti presenti. Il collega Aldo Spadari ha protestato, si è qualificato come free lance collaboratore del settimanale Marche Domani e ha detto al sindaco di essere molto stupito da questa richiesta di credenziali, vista la reciproca conoscenza pluriennale cominciata ben prima che Spadari denunciasse la pesante cementificazione in un contesto ambientale assai fragile, fosse poi eletto componente del Consiglio regionale dell’Ordine o, come oggi, vicesegretario del Sigim. Osserva Spadari: “Volevo chiedere al sindaco come si poteva festeggiare la 16° Bandiera Blu quando ci sono spiagge sequestrate dalla Capitaneria di Porto, oggi, durante il suo ultimo mandato, a sette anni dal passaggio delle competenze sugli arenili dal Demanio al Comune. Ma il clima ostile creato da Misiti e dalla sua vice mi hanno turbato e umiliato. Mi sono così limitato a una domanda meno impegnativa, colpito nel diritto di cronaca, al termine di un episodio lesivo della mia dignità ma che ritengo grave per tutti i giornalisti delle Marche”. Al collega Aldo Spadari va la solidarietà del Sigim che denuncia il comportamento pubblico del sindaco di Sirolo e della sua vice che solo successivamente, in sede privata, hanno riconosciuto l'errore e abbassato i toni. Ma l'offesa pubblica resta e richiede scuse altrettanto pubbliche.
Il segretario regionale
Giovanni Rossi
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