Referendum per il rinnovo dello statuto Sigim
Care colleghe, cari colleghi,
nello scorso weekend avete ricevuto alla vostra residenza, indicata nel modulo di adesione al Sigim, una raccomandata contenente:
- certificato elettorale per la partecipazione all'annunciato referendum per l'approvazione delle modifiche allo Statuto del Sigim;
- una scheda di voto (di colore giallo) per partecipare alla consultazione (per corrispondenza, dal 6 al 17 aprile, o al seggio, il 19 aprile);
- una busta piccola, denominata A, per contenere e sigillare la scheda di voto in caso di voto per corrispondenza;
- una busta più grande, denominata B e preaffrancata, nella quale inserire la busta A (sigillata) e il certificato elettorale (debitamente compilato e firmato) e poi provvedere al'inoltro postale;
- la convocazione per l'Assemblea dei soci del 19 aprile all'Hotel Concorde di Camerano (uscita autostradale Ancona Sud, nell'area adiacente al parcheggio Ikea), ultimo giorno utile per partecipare alla consultazione referendaria, utilizzando il voto al seggio dalle ore 9 alle ore 11.
Una consultazione referendaria è sempre un appuntamento importante nella vita di un'Associazione. Tanto più quando si parla di Statuto. Il successivo vademecum, realizzato in forma di domanda e risposta, vi spiegherà i passi compiuti e le ragioni degli interventi proposti.
LE MOTIVAZIONI
Perché modifichiamo lo Statuto del Sigim?
Lo modifichiamo perché, a un attento esame giuridico, scaturito dalle note controversie elettorali di due anni fa (in cui una parte di colleghi chiese l'intervento del giudice civile contro i verdetti emessi dalla Commissione elettorale), il nostro Statuto - davvero ben fatto e all'avanguardia nei principi ispiratori - ha purtoppo dimostrato chiare falle nell'estrinsecazione di molte norme e passaggi tecnici, a partire dal procedimento elettorale.
Quali sono stati i momenti qualificanti della riforma in atto?
All'Assemblea dei soci del 4 maggio 2008, il segretario del Sigim Giovanni Rossi, alla presenza del segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, del segretario generale aggiunto Giovanni Rossi, e dei 53 colleghi intervenuti all'Hotel Concorde, sottolineò la necessità di provvedere a una riforma statutaria per evitare che nelle nuove elezioni ci si trovasse di fronte a ipotesi di contenzioso. Quell'impegno politico, davvero non agevole, è stato coerentemente portato avanti. Nell'autunno 2008 è stata nominata una Commissione Consultiva per la riforma dello Statuto di agile composizione. Tre membri: uno ciascuno per i due schieramenti presenti alle elezioni 2007 e il direttore generale della Fnsi, Giancarlo Tartaglia, a far da consulente tecnico con la piena delega dei vertici federali.
Qual era il mandato della Commissione?
Articolato su tre punti: 1) eliminare i non pochi errori materiali contenuti nel testo, figli della precedente revisione del 1998 avvenuta direttamente in Assemblea, sede non certo "tecnica" - con tutte le ricadute del caso; 2) disambiguare gli articoli che si prestavano a doppie letture precisandone l'effettivo significato o integrandoli opportunamente; 3) aggiornare il testo vigente in base ai mutamenti intervenuti nella realtà federale, contrattuale e del lavoro con possibilità di valutare riforme condivise. Ogni modifica, condivisa o non condivisa dalla Commissione, sarebbe poi stata portata in Direttivo per la scelta delle modifiche finali da portare all'approvazione dei soci. Così è avvenuto: prima incontri ristretti (non meno di sette-otto), poi il 3 marzo plenaria a Roma con il direttore della Fnsi Giancarlo Tartaglia che ha suggerito altri emendamenti o soluzioni sia nel merito sia in base alla compatibilità con lo Statuto federale.
Il Direttivo ha recepito integralmente il lavoro della Commissione?
Sì, salvo necessarie limature. Non a caso il 13 marzo il nuovo testo è stato condiviso dalle parti interessate, elettoralmente rappresentative di tutta la platea degli iscritti, tranne che per un articolo: quello che intendeva aggravare il regime delle incompatibilità per i membri del Direttivo; secondo una parte, escludendo dallo stesso tutti i membri di Cdr e dell'Ordine dei giornalisti; secondo l'altra, escludendo dallo stesso i Fiduciari Inpgi e Casagit e gli eventuali consiglieri dell'Ordine. Poiché su questo articolo non c'era accordo, sul punto specifico la maggioranza che regge il Direttivo ha scelto di confermare il testo precedente (che limita l'incompatibità con Inpgi, Casagit e Ordine ai soli Segretario, Vicesegretari e Amministratore e regola la partecipazione ai Cdr attraverso un sistema di deroghe) e il 19 marzo ha approvato il testo da portare all'approvazione dei soci, in base dell'art. 53 dello Statuto vigente, con un articolo in deroga per consentire il voto (con le nuove regole) già nelle elezioni del 26-27 aprile 2009.
Altre osservazioni di interesse comune?
Successivamente alla sigla del contratto Fnsi-Fieg, avvenuta dopo 1488 giorni lo scorso venerdì 27 marzo, il Direttivo ha riapprovato il testo statutario aggiungendo una seconda norma in deroga per poter gestire il procedimento elettorale anche nel caso fosse deciso un accorpamento tra elezioni Sigim e Referendum di categoria per l'approvazione del contratto Fnsi-Fieg (se organizzato con modalità di voto ai seggi entro la primavera). Motivazione: evitare una duplicazione di costi elettorali. Riguardo al possibile accorpamento non è però stata presa alcuna decisione e le opinioni appaiono al momento discordi. Prima di decidere, c'è bisogno di ulteriori momenti di confronto, riflessione e verifica.
Non si poteva arrivare all'appuntamento referendario in modo meno accelerato?
No. L'attività sindacale ha toccato in questi ultimi mesi vette di impegno mai raggiunte ed è stato impossibile fare meglio di così. Per avere un termine di paragone, la Fnsi (che rispetto al Sigim vanta ben altra struttura) non ha ancora definito il regolamento attuativo del referendum per l'approvazione del contratto Fnsi-Fieg secondo la mozione votata nel novembre 2007 a Castellaneta. La realtà è che questo biennio è stato sindacalmente massacrante. Tutti, in periferia come al centro, lo abbiamo vissuto in corsa. Ora occorre uno sforzo di attenzione e partecipazione per mandare il Sigim al rinnovo delle cariche sociale con regole chiare e accettate da tutti. Solo l'adozione del nuovo Statuto può darci questa garanzia.
Quali sono le principali novità del nuovo Statuto?
Molti articoli non sono stati neppure toccati, altri appena sfiorati a fini di chiarificazione oggettiva. In generale le novità sostanziali appaiono trasparenti e oggettivamente funzionali. Vediamo come.
I CONTENUTI DEL NUOVO STATUTO
Più efficienza. Su suggerimento del direttore della Fnsi, Giancarlo Tartaglia, il già esistente Ufficio composto da Segretario, Vicesegretari e Amministratore (statutariamente tenuti a seguire gli assetti organizzativi del Sigim), ha ottenuto dignità di organo cosicché tutta l'attualità sindacale - coi suoi carichi di lavoro crescenti - non ricada sul solo Segretario. Così il Sigim potrà finalmente contare su una più funzionale struttura di condivisione a rapida modalità di intervento. Va da sè, ma è fondamentale ripeterlo, che il Consiglio direttivo resta il "massimo organo dell'Associazione", delegato a compiere le scelte di politica sindacale in base agli indirizzi espressi dall'Assemblea.
Incollati alla sedia? No, grazie. Come già accade in Fnsi e in molti organismi di categoria, è stato previsto che nessun consigliere possa essere nominato Segretario del Sigim per tre volte consecutive. E' una riforma salutare.
Raccordo sindacale. I membri di Cdr, i Fiduciari di redazione e i presidenti dei gruppi di specializzazione (o i loro delegati) hanno visto elevare il proprio rango di partecipazione all'attività sociale diventando membri automatici della Consulta sindacale che ha così ottenuto a sua volta dignità di organo anche ai fini di una maggior agibilità e tutela sindacale.
Niente editori in Direttivo. E' stata prevista l'ineleggibilità agli organi sociali degli iscritti al Sigim, che in virtù di eventuali attività editoriali, avessero incarichi in Associazioni datoriali (Fieg, Aeranti-Corallo, ecc.). Per ora questa invasione di campo non si è mai verificata, ma prima che la realtà superi l'immaginazione il necessario vincolo è stato posto in essere.
Comunicazione interna ed esterna. E' stata prevista, in affiancamento o in alternativa a "Il Sommario", la testata on line "ilsommario.com" (dominio riservato). Per far convergere su unico soggetto le responsabilità di legge e sottrarre la direzione ad antipatiche battaglie post-elettorali, è stato disposto che il segretario del Sigim, salvo sua espressa rinuncia, sia automaticamente legale rappresentante e direttore responsabile di entrambe le testate.
Quote. Sono stati confermati i parametri di contribuzione per dipendenti e pensionati Inpgi (trattenuta sullo 0,30% della retribuzione), free lance professionali (quota associativa parametrata allo 0,50% del minimo tabellare annuo del redattore ordinario) e collaboratori (contributo parametrato a quello federale). La novità - sostanziale - è che disoccupati, inoccupati e studenti delle scuole di giornalismo, qualora denunciassero redditi inferiori a quelli che regolano l'immissione dei pubblicisti tra i professionali (oggi attorno a 14.000 euro), potranno versare una quota ridotta, pari allo 0,25% del minimo tabellare annuo del redattore ordinario. Esempio: un disoccupato, oggi costretto a pagare 106 euro, ne pagherebbe 53. Quindi un'azione di solidarietà concreta e di elasticità sindacale che lo Statuto attuale invece non consente.
Morosità. Per favorire la segreteria amministrativa e combattere le morosità di fine anno (di solito dovute più a disattenzione che a disaffezione), il termine per il pagamento della quota sociale è stato anticipato dal 30 ottobre al 30 settembre. Chi pagherà dopo dovrà saldare una mora aggiuntiva del 20%. Fino al 30 settembre sarà naturalmente garantita la piena partecipazione all'attività sociale anche in assenza del versamento della quota. Opzione garantita anche oggi (dal combinato disposto delle norme) ma senza essere chiaramente esplicitata.
Patrimonio e amministrazione. L'andamento economico dimostra che senza iniziative tipo Agenda del giornalista i conti sono destinati al rosso. Il nuovo Statuto prevede opzioni di autofinanziamento.
Free lance. I colleghi dipendenti che hanno ruoli sociali agiscono in regime di permesso di sindacale, pagati dalle rispettive aziende. Un dato che li pone in condizioni di obiettivo vantaggio rispetto ai free lance che, per partecipare alle riunioni degli organi, devono invece rinunciare al proprio lavoro rimettendoci talvolta di tasca. Il Direttivo ha perciò introdotto la possibilità che i free lance destinatari di cariche sociali possano ricevere piccole indennità compensative, su valutazione e scelta dell'intero Consiglio, in base alle risorse esistenti. Un segnale di concreta apertura alle difficoltà del lavoro autonomo nel segno (concreto) delle Pari opportunità.
Collegi Probiviri e Revisori. Il campo di intervento dei Probiviri è stato meglio precistato, quello dei Revisori è stato ampliato con l'incarico di controlli dei conti su base semestrale. Così la situazione del conto economico sarà sempre costantemente monitorata: dall'Amministratore e dal Collegio dei Revisori.
Elezioni. Sono stati adottati, per comodità, praticità e armonizzazione statutaria, molti elementi della legislazione federale. Il diritto all'elettorato attivo e passivo abbandona gli attuali tre mesi (dato indistinto, potenziale fonte di polemiche) e nella nuova ipotesi decorre dal 181° giorno di iscrizione. La designazione della Commissione elettorale diventa di competenza del Direttivo e deve avvenire entro 45 giorni dal voto (previsto ogni tre anni con una tolleranza massima di due mesi). Il deposito delle liste deve avvenire entro 30 giorni dal voto. Una chiara previsione statutaria che sottrae i termini della presentazione delle liste ai mutevoli equilibri assembleari e al rischio di nuove liti. E' stata introdotta anche la possibilità del voto elettronico, in aggiunta o in alternativa a quello tradizionale ai seggi.
Assemblea. Il ruolo dell'Assemblea viene snellito da molti adempimenti tecnico-burocratici e restituito alla pienezza della discussione politica e di bilancio e a un più efficace ruolo di indirizzo.
Presentazione delle liste. Avverrà con le stesse modalità previste per le elezioni federali. Si potrà sottoscrivere al massimo una lista e chi è candidato non potrà sottoscrivere liste, pena l'annullamento della candidatura. In caso di liste presentatesi con nomi simili, la Commissione elettorale potrà richiedere a una delle liste di ripresentarsi entro 48 ore con altro nome.
Norme transitorie. Ovviamente, per non penalizzare il diritto alla partecipazione al voto dei soci iscrittisi ad inizio 2009 in vigenza dell'attuale Statuto, alle imminenti elezioni potranno votare tutti gli iscritti da almeno tre mesi intesi secondo clausola frazionale di miglior favore. Esempi: elezioni ad aprile, votano gli iscritti al 28 febbraio; elezioni a maggio, votano gli iscritti al 31 marzo. Altri commi in deroga definiscono le tappe di avvicinamento al voto.
Collegio arbitrale. Contro tutte le decisioni della Commissione elettorale, prima e dopo il voto, si potrà ricorrere a un Collegio arbitrale di tre membri, inappellabile, indicato dall'Ordine degli avvocati della provincia di Ancona: in tal modo sarà scongiurato il rischio-tribunali.
Solidarietà. Tra i compiti del Direttivo è stata inserita l'attivazione di iniziative di solidarietà. Ad esempio, se oggi il Direttivo volesse istituire un fondo di micro-solidarietà, non ne avrebbe il titolo.
Nuovi iscritti. Oggi lo Statuto non prevede alcuna contestualità tra ratifica dell'iscrizione e versamento della quota associativa. Questa sperequazione è stata moderata prevedendo che il versamento (diretto o con sottoscrizione della delega) debba avvenire entro 15 giorni dalla presentazione della domanda di iscrizione. Questo comma annulla il "bug" (davvero paradossale) in virtù del quale il Sigim potrebbe essere "scalato" (e in linea teorica anche messo in liquidazione) da colleghi contestatori iscrittisi senza neppure pagare la quota. Con l'attuale Statuto, da cambiare al volo, questo scenario è tecnicamente possibile.
Un motivo in più per votare SI' e cambiare in meglio le regole della nostra Associazione.
QUANDO SI VOTA
Per corrispondenza. Dal 6 aprile, al 17 aprile (ultimo giorno di spedizione). Saranno infatti conteggiate solo le schede che perverranno alla Casella postale 3051 della Succursale Ancona 3 (indicata nella busta preaffrancata in vostro possesso) entro le ore 11.30 di sabato 18 aprile. Dunque, consigliamo i colleghi di votare quanto prima.
Al seggio. Domenica 19 aprile, dalle 9 alle 11, durante l'Assemblea annuale dei soci all'Hotel Concorde di Camerano.
COME SI VOTA
Per corrispondenza. Prendete la scheda elettorale gialla: votate; sigillatela nella busta A (quella piccola); compilate e firmate il certificato elettorale; inserite busta A e certificato elettorale nella busta B (quella grande preaffrancata) e spedite.
Al seggio. Presentatevi al seggio con documento di riconoscimento personale, certificato elettorale e scheda di voto. Dopo aver consegnato il certificato elettorale debitamente firmato e compilato, votate e inserite la scheda gialla nell'urna. In caso di assenza del documento di riconoscimento personale, l'identità dell'elettore può essere garantita da altri soci presenti in Assemblea.
SMARRIMENTO O MANCATO RITIRO POSTALE DEI DOCUMENTI DI VOTO. Nuovo certificato e nuova scheda elettorale potranno essere ritirati solo al seggio di Camerano. In questo caso, dopo l'effettuazione del voto, la Commissione elettorale (presidente Roberto Rinaldi, componenti Donatella Mancini e Veronique Angeletti) ritirerà certificato e scheda di voto depositandoli momentaneamente in apposito contenitore, in attesa di verificare che l'elettore non abbia già esercitato il suo voto per corrispondenza.
SCRUTINIO. Lo scrutinio avverrà domenica 19 aprile, in Assemblea dei soci, subito dopo la chiusura dei seggi.
PRESENTAZIONE MODIFICHE. Il nuovo Statuto è stato inviato ai soci via posta elettronica e, su carta, ai pochissimi colleghi ancora privi di collegamento alla rete. L'ultima versione, emendata dal Direttivo il 31 marzo introducendo una seconda norma transitoria che consenta il voto anche in caso di accorpamento delle elezioni Sigim con il referendum di approvazione del contratto, è comunque pubblicata sul sito internet del Sigim all'indirizzo www.sigim.it
PARTECIPANTI. All'esame dei tabulati risultano 331 aventi diritto al voto (235 professionali e 96 collaboratori).
QUORUM. Fatte salve dimissioni in corso di referendum di soci che non avessero esercitato il diritto al voto, il quorum di approvazione delle modifiche statutarie presentate dal Consiglio direttivo è pertanto pari - alla data odierna - a 167 certificati elettorali validamente firmati.
APPROVAZIONE DEL NUOVO STATUTO. Il nuovo Statuto sarà approvato ed entrerà immediatamente in vigore se, in presenza di raggiungimento del quorum, prevarranno i sì.
INVITO DEL DIRETTIVO. Impegniamoci tutti per garantire il raggiungimento del quorum. Restare prigionieri del vecchio Statuto, con i suoi "bug", le sue incogruenze, le sue ambiguità, sarebbe davvero un pessimo segnale. Votiamo tutti, votiamo subito. Chi ha già le idee chiare, ci aiuti più in fretta possibile a raggiungere il quorum.
Cordiali saluti
Il segretario regionale
Giovanni Rossi
giovanni.rossi@sigim.it
giovanni.rossi@ilcarlino.net
Cell. 335 6930000
320 8828772
Ancona, 7 aprile 2009
P.S. Questa e-mail sarebbe potuta arrivare sul vostro desktop già da alcuni giorni, contestualmente alla ricezione per raccomandata del materiale elettorale. Purtroppo il sistema di posta elettronica del sindacato è stato bloccato, dall'1 aprile al 6 aprile a causa di un guasto alle linee Telecom che è stato appena risolto (per l'accesso al sito internet contiamo di provvedere in giornata). Siamo certi che capirete e ci aiuterete a recuperare il tempo perduto.