Camporese (Inpgi): “Approvato il nuovo welfare del lavoro autonomo” “Ammortizzatori ai precari? Se lo Stato legifera, l’Inpgi farà la sua parte”
ANCONA. “Questa mattina i ministeri vigilanti del Lavoro e dell’Economia hanno dato il via libera al protocollo dell’Inpgi sul welfare del lavoro autonomo”. Lo ha annunciato ad Ancona il presidente dell’Inpgi, Andrea Camporese, intervenuto all’assemblea con i giornalisti marchigiani organizzata dal Sigim e dall’Ufficio di corrispondenza dell’Inpgi. “Le misure prese dall’Inpgi a tutela del lavoro autonomo diventeranno immediatamente operative e lunedì l’Istituto darà la notizia agli iscritti e alle aziende. Nel caso dei contratti co.co.co. le aziende editoriali diventeranno sostituto d’imposta e già nel 2009 dovranno applicare le nuove aliquote contributive del 18,75%, per due terzi a carico dell’editore e per un terzo a carico del giornalista. Non solo: grazie alla delibera approvata dai ministeri vigilanti l’Inpgi acquisisce poteri ispettivi anche sul fronte del lavoro autonomo, che saranno esercitati nell’interesse dei colleghi e di un corretto mercato del lavoro. L’Inpgi, d’intesa con la Fnsi, le Associazioni regionali di stampa e i Comitati di redazione, vigilerà perché la nuova disciplina contributiva sia correttamente applicata”, senza rivalse sui colleghi che vanificherebbero lo spirito della normativa “che – precisa Camporese – prevede una graduale crescita della contribuzione sino al 26%”. “A parità di montante contributivo – ha specificato il presidente –, chi comincerà oggi un percorso previdenziale autonomo non sarà quindi più penalizzato rispetto al lavoratore dipendente”. Il presidente dell’Inpgi ha poi approvato la proposta del Sigim di una più stretta collaborazione territoriale tra Sindacato e Istituto per l’emersione di ogni forma di lavoro – dipendente o autonomo – non correttamente inquadrata e per una lotta concreta all’elusione dei versamenti previdenziali alla gestione separata. Ampia soddisfazione è stata espressa per la recente approvazione di legge che pone i prepensionamenti ex legge 416 per l’editoria in capo alla spesa generale dello Stato con una copertura annua di 20 milioni di euro. Qualche preoccupazione il presidente ha invece manifestato “per il rischio cassa integrazione, ammortizzatore sociale del tutto a carico dell’Istituto, che già nel corso del 2009 potrebbe registrare un’esplosione di spesa se la crisi dell’editoria e dell’informazione dovesse aggravarsi”, anche in conseguenza del drastico calo degli investimenti pubblicitari. “Uffici stampa pubblici ma soprattutto privati, emittenza radiotelevisiva locale, web – ha convenuto Camporese con le analisi proposte dal Sindacato giornalisti marchigiani – sono i settori nei quali i contratti giornalistici, dipendenti o autonomi, devono trovare una coerente misura di espansione”. Chiusura col botto. A precisa domanda dell’assemblea, sul ruolo che l’Inpgi potrebbe svolgere ampliando la tutela del precariato giornalistico nel lavoro autonomo, Camporese ha dichiarato: “L’Inpgi si muove nel quadro legislativo dello Stato. Se Governo e Parlamento interverranno, come pare, nel sostegno al reddito del lavoro precario, l’Inpgi non potrà non valutare un suo ambito di azione destinando a misure di sussidio una quota del bilancio della gestione separata. Se il quadro normativo generale darà risposte ai problemi del Paese, l’Inpgi – sentite Fnsi e Fieg – si porrà quindi il problema di come intervenire ulteriormente nel perimetro dell’informazione precaria con ammortizzatori ad hoc”.