Gli editori chiedono una pausa, salta il round Fnsi-Fieg. Siddi da Ancona: "Il nostro tempo non è infinito e soprattutto ha un valore"
(ANSA) - ANCONA, 25 NOV - Sono saltati i prossimi incontri sul contratto tra Fieg e Fnsi in programma giovedì e venerdì per completare l'analisi dei punti non ancora affrontati, che sono stati rinviati all'inizio della prossima settimana. Lo ha annunciato il segretario della Fnsi Franco Siddi, che ha partecipato ad un'assemblea del Sindacato giornalisti marchigiani ad Ancona. Confermati invece gli appuntamenti del 10 e 11 dicembre della commissione contratto e della consulta nazionale dei Cdr. ''Le difficoltà sorte nei giorni scorsi su lavoro multitestata e sulla licenziabilità dei vertici di redazione – ha
spiegato Siddi - hanno portato la Fieg a proporre una fase di riflessione più ampia''. Un fatto che, per il segretario, si può interpretare ''come una volontà degli editori corrispondente a quella della Fnsi di non far precipitare il tavolo, perché con tutta evidenza la strada da percorrere è sempre il negoziato''. Ma ''dopo un anno di colloqui e di incontri, non si puo' ripartire da zero: il tempo non è infinito e ha un valore''. Siddi ha osservato che ''tutto non può entrare nel contratto, occorre perciò puntare su ciò che veramente conta''. ''In questi mesi - ha aggiunto - abbiamo fatto con la Fieg un lavoro interessante, che a questo punto dovrebbe consentire alle delegazioni la quadratura del passaggio necessario del nuovo contratto. Purtroppo, però, la Fieg ha tirato il freno e ha riproposto in maniera non accettabile temi come le prestazioni multitestata o la licenziabilità di condirettori e vicedirettori con l'obiettivo di acquisire un solo elemento, quello della mobilità''. Una questione che, ''così posta, non appare sostenibile per i giornalisti, perché orientata ad affrontare attraverso il contratto solo problemi particolari di gestione aziendale''. Un discorso che vale anche per la licenziabilità dei vertici di redazione, che - sottolinea il segretario della Fnsi – “non sono meri dirigenti chiamati a rispondere ad obblighi di politica industriale, ma figure di vertice dell'organizzazione giornalistica che debbono rispondere prima di tutto a
obblighi sociali ed etici”.(ANSA).
ME 25-NOV-08 17:33 NNNN