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10/01/2025 nazionali

Equo compenso, ora i fatti

Le Associazioni regionali di Stampa di Val d'Aosta, Liguria, Toscana, Trentino Alto Adige, Emilia
Romagna, Sardegna, Veneto, Campania, Sicilia, Marche, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Umbria considerano
incoraggianti le parole sull'equo compenso pronunciate dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni,
nel corso della conferenza stampa organizzata dal Cnog e dalla Stampa parlamentare.
"Come sottolineato dalla segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante, si tratta – si legge in una
nota delle Associazioni di Stampa – di aperture importanti che ci auguriamo siano seguite dall'adozione
di atti concreti. Come rappresentanti di associazioni sindacali che operano quotidianamente nei
territori del Paese siamo i primi testimoni delle difficoltà che vive la categoria a causa di un lavoro
sempre più precario, di un mercato sempre più asfittico e degli attacchi, spesso anche violenti, agli
operatori dell'informazione. Garantire condizioni di lavoro dignitose a migliaia di giornalisti inquadrati
come collaboratori coordinati e continuativi, se non costretti a lavorare a cottimo per pochi spiccioli, è
un passaggio indispensabile per assicurare ai cittadini un'informazione di qualità, libera da qualsiasi
forma di condizionamento. L'approvazione della proposta di Ordine e Fnsi sull'equo compenso per i
giornalisti non contrattualizzati è il primo banco di prova al quale, come sottolineato dalla segretaria
generale Alessandra Costante, è atteso il governo. Eguale attenzione da parte di Palazzo Chigi
auspichiamo sulla rimozione di alcune forme di bavaglio che mortificano la libertà di informazione nel
nostro Paese. La legge sulla presunzione di innocenza, approvata nella seconda parte della passata
legislatura, rappresenta un unicum nell'Ue perché impedisce ai cittadini di conoscere notizie di indubbia
rilevanza pubblica. Lo stesso discorso vale per il divieto di pubblicazione delle ordinanze di custodia
cautelare, recentemente reintrodotto".
Per queste ragioni, "nell'accogliere con favore la volontà della presidente Meloni di avviare tavoli di
confronto, saremo al fianco della Fnsi nella battaglia per la messa a punto di un sistema di tutele e
garanzie che rafforzino il lavoro dei giornalisti in Italia e all'estero e rimuovano dall'ordinamento italiano
le limitazioni al diritto di cronaca, a cominciare – concludono le Assostampa – dalla vergogna della pena
carceraria per il reato di diffamazione a mezzo stampa".