La segretaria Costante sui giornalisti ricercati in Russia
"Il giornalismo non è un crimine. La posizione della Russia non è né democratica né contemporanea.
Ricorda invece tempi bui di un passato che ritorna e che vede nell'informazione libera un nemico da
combattere e annientare". Lo afferma Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi.
"Bene ha fatto il ministro Tajani - aggiunge - a convocare l'ambasciatore russo, ma ancora meglio
sarebbe stato se lo avesse fatto prima, quando venne diffusa la notizia di Stefania Battistini e Simone
Traini indagati in Russia per essere entrati nel territorio nazionale insieme alle truppe ucraine".
Per Costante, "intimidazioni e pressioni, anche violente come questa, non spegneranno certo il faro che
i media italiani hanno acceso sulla guerra che si sta consumando alle porte dell'Europa. La solidarietà
della Fnsi ai colleghi della Rai".