Nessuna direttiva contro i cronisti che seguono manifestazioni di piazza
Non esiste alcuna direttiva per limitare il lavoro dei giornalisti che seguono le manifestazioni di piazza. La
rassicurazione arriva dal Prefetto Raffaele Grassi, vicedirettore generale della PS - direttore centrale polizia
criminale - durante la riunione dell'Osservatorio cronisti minacciati, presso il ministero dell'Interno con il
presidente della Fnsi Vittorio di Trapani, il commissario dell'Unione nazionale cronisti italiani Claudio Silvestri
e la segretaria del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti Paola Spadari.
L'incontro arriva su richiesta della Fnsi e dell'Ordine dei giornalisti, dopo il terzo episodio (Roma, Messina e Padova) di
giornalisti fermati durante manifestazioni di piazza e portati in commissariato senza motivazioni.
A nome del ministero, il Prefetto si è detto dispiaciuto dell'accaduto, ha assicurato che si tratta di un episodio
e ha garantito che non si ripeteranno casi del genere.
Fnsi e Ordine hanno ribadito la assoluta gravità di quei fermi che hanno impedito a dei giornalisti di svolgere il
proprio lavoro.
Durante l'incontro le organizzazioni dei giornalisti hanno sottoposto gli ultimi due episodi di violenza: ai danni
di Alberto Dandolo e di Luisa Biella. Il Prefetto e le forze di polizia hanno assicurato che le due vicende sono
seguite con molta attenzione e le indagini sono in corso.
Infine, Fnsi e Ordine hanno denunciato il clima di odio crescente nei confronti dei giornalisti, che spesso si
sfoga in rete. In alcuni casi si ha l'impressione di reti organizzate, sulle quali si chiede di indagare per individuare
responsabili e ispiratori. In questo senso sindacato e Ordine hanno segnalato un preoccupante aumento di
attacchi all'ex presidente Fnsi e attuale coordinatore di Articolo 21, Beppe Giulietti.
È stata anche l'occasione per rilanciare l'urgenza di introdurre per legge una aggravante per le minacce contro
gli operatori dell'informazione.