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14/05/2024 nazionali

FNSI: "Carcere per i giornalisti, una vergogna italiana"

"Il caso del cronista del Giornale condannato al carcere ricorda a tutti - giornalisti, politica e opinione
pubblica - quella che è una vergogna italiana: in Italia, nel 2024, il codice penale prevede ancora le
manette per i giornalisti che dovessero essere riconosciuti colpevoli di diffamazione a mezzo stampa".
Lo afferma Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi.
"Ma al di là del caso specifico - prosegue - quello che la Federazione nazionale della Stampa ripete da
anni è che in un Paese democratico punire con la reclusione i cronisti non è accettabile. I giudici fanno
il loro lavoro applicando le leggi esistenti. Restiamo in attesa che anche il legislatore faccia il proprio
lavoro: recepire le indicazioni della Corte costituzionale e eliminare il carcere dalle pene previste per la
diffamazione, senza per questo prevedere sanzioni economiche tanto spropositate da avere sulla
libertà di stampa quell'effetto raggelante più volte denunciato nelle sentenze delle Corte europea dei
diritti dell'uomo".