FNSI e Cpo di Fnsi, Odg, Usigrai e Giulia Giornaliste su caso Serena Bortone
"Piena solidarietà e vicinanza delle Cpo Fnsi, Odg, Usigrai e Giulia alla giornalista Serena Bortone
oggetto di contestazione dei vertici della Rai che hanno aperto nei suoi confronti un procedimento
disciplinare 'per avere violato la policy' sulla comunicazione via social: nella sostanza, per avere avvisato
il pubblico di 'Che Sarà' della mancata presenza di un ospite annunciato, Antonio Scurati, alla vigilia del
25 aprile. Accusa ridicola, nell'era digital, che non riesce a coprire il maldestro tentativo di voler
sanzionare la conduttrice per avere squarciato il velo delle censure, così affannosamente negate, quanto
palesemente evidenti. A lei si imputa il danno di immagine della Rai, per il caso dall'eco planetaria,
arrecato invece da chi ha tentato di impedire a Scurati il suo monologo. Le Commissioni pari opportunità
di Fnsi, Usigrai e Odg e l'associazione Giulia Giornaliste, nel sostenere Serena Bortone e tutte le voci
libere del giornalismo, esprimono forte preoccupazione per l'utilizzo di strumenti disciplinari dal sapore
vetero intimidatorio con l'intento di ridurre al silenzio le voci critiche, dimenticando che la critica è la
base della democrazia. Per questo continueremo a vigilare". Lo affermano, in una nota congiunta, le
Commissioni pari opportunità di Fnsi, Usigrai e Odg e l'associazione Giulia Giornaliste.
Anche la segretaria generale della FNSI, Alessandra Costante è intervenuta sulla vicenda:
"Nella Rai meloniana siamo arrivati all'inversione dell'onere della prova. Ora toccherà a Serena Bortone
difendersi, mentre chi ha fatto naufragare per servilismo il monologo di Antonio Scurati continua a non
rispondere per questa pagina buia della democrazia e della Rai".
"Aspettiamo ancora i provvedimenti esemplari annunciati dall'ad Sergio - aggiunge Costante - e non
pensiamo certo che debbano essere presi nei confronti della collega che ha difeso il diritto dei giornalisti
ad informare e quello dei cittadini ad essere informati, ma di tutti coloro che hanno impedito con scuse
varie la trasmissione del monologo ed esposto la Rai ad una figuraccia internazionale. La Federazione
nazionale della Stampa italiana è al fianco di Serena Bortone in questa vicenda surreale".