Agenzia Dire: audizioni alla Camera
Ritirare i licenziamenti e aprire un tavolo con i sindacati per il rilancio della Dire. Sono queste le richieste
che Federazione nazionale della Stampa italiana e Associazione Stampa Romana hanno presentato
durante l'audizione in commissione Cultura della Camera, presieduta da Federico
Mollicone, dedicata appunto alla delicata situazione che vive l'agenzia di stampa.
La Fnsi, rappresentata dalla segretaria generale Alessandra Costante e dal segretario aggiunto Matteo
Naccari e Stampa Romana, rappresentata dal segretario Stefano Ferrante, hanno affiancato il Comitato
di redazione della Dire che nella relazione presentata da Alessandra Fabbretti ha ripercorso gli ultimi
mesi di vertenza culminati nei licenziamenti e nei provvedimenti di sospensione comunicati ai
dipendenti il 31 dicembre.
I sindacati hanno ribadito che quei licenziamenti (11 ad ora, dopo 3 reintegri) sono "immotivati e
illegittimi", chiedendone il ritiro e hanno spiegato che le sospensioni per altri 17 colleghi non hanno
fondamenti giuridici e sono fuori da ogni regola. L'agenzia è alle prese con un fermo amministrativo da
parte del ministero dell'Istruzione e un congelamento dei contributi per i servizi giornalisti resi a Palazzo
Chigi: da qui la decisione dell'editore di sospendere i dipendenti che sono comunque sempre andati al
lavoro.
Fnsi e Stampa Romana hanno ribadito che se l'azienda fosse stata disponibile al confronto si sarebbero
potute trovare soluzioni alternative, che i giornalisti sono un valore per la qualità dell'informazione e
che questi tagli incidono quindi sul prodotto che ora l'agenzia offre ai propri clienti. Inoltre depauperare
un presidio giornalistico come questo significa colpire il pluralismo dell'informazione a danno di tutti i
cittadini. Per questo, nel tavolo di confronto che ripartirà domani, per i sindacati serve un'apertura da
parte della proprietà: annulli i licenziamenti e discuta con i giornalisti sulle strategie per rilanciare la
Dire.