Premio nazionale FNSI "Tina Merlin" sul giornalismo d'inchiesta territoriale
Premio nazionale Fnsi "Tina Merlin" sul giornalismo d'inchiesta: la giuria, presieduta dalla segretaria
generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, Alessandra Costante, dopo aver vagliato le
74 candidature, si è riunita e ha scelto la cinquina finalista della prima edizione.
A contendersi il primo posto sono: Sofia Centioni, Laura Fasani, Marco Grasso, Andrea Lattanzi e
Stefania Prandi. La proclamazione dell'inchiesta vincitrice avverrà sabato 16 dicembre nella sala
consiliare del Municipio di Longarone.
"Non è stato facile isolare il gruppo dei finalisti – dichiara Costante – perché i lavori ammessi al Premio
sono risultati davvero di spessore sia nella realizzazione sia nei temi affrontati. Ringrazio al riguardo
anche gli altri giurati per l'impegno e la serietà che hanno profuso nel compito di analizzare e
selezionare gli elaborati".
Cinque i criteri "di lettura" adottati: originalità del tema, impatto sociale, accuratezza, capacità di
contestualizzazione e linguaggio e stile.
Sofia Centioni, 26 anni, praticante della Scuola di giornalismo di Bologna, concorre con un'inchiesta
podcast intitolata "Ristoranti da incubo, il dietro le quinte della City of food".
Laura Fasani, 30 anni, cronista de Il giornale di Brescia, firma con la collega Nuri Fatolahzadeh, 38 anni,
un podcast dal titolo "Caffaro, l'ultima barriera. I veleni nel cuore della città".
Anche Marco Grasso, 41 anni, giornalista de Il Fatto Quotidiano ha optato per il podcast
nell'approfondire "La strage del Ponte Morandi".
Il format del video invece caratterizza l'indagine sui danni alla salute da long Covid, per chi non è ancora
uscito dalla pandemia, di Andrea Lattanzi, 36 anni, pubblicata sul sito di La Repubblica.
Infine, il servizio di Stefania Prandi, 44 anni, freelance, firmato con le colleghe Francesca Cicculli, 29
anni, Charlotte Aagaard e Kusum Arora e pubblicato su Irpimedia, riguarda la "schiavitù moderna"
concretizzata nei raccoglitori dei kiwi dell'Agro Pontino.