Conferenza nazionale CdR a difesa dei contratti di lavoro
E' stato votato all'unanimità durante la Conferenza nazionale dei comitati di redazione e dei Fiduciari riunita a Roma il 5 ottobre scorso, nella sede della Federazione nazionale della stampa, il seguente documento:
La Conferenza nazionale dei comitati di redazione è pronta insieme a Fnsi e Associazioni stampa regionali ad agire con forza per la difesa reale dei contratti di lavoro, perché non si può retrocedere sui diritti per una flessibilità che le aziende in gran parte vogliono declinare come precariato selvaggio e ricatto occupazionale. La Conferenza nazionale dei Cdr e dei Fiduciari, al riguardo, pone quali priorità i seguenti punti, anche in vista di un auspicabile e non più rinviabile confronto con la politica e con gli editori:
• difesa e creazione di posti di lavoro, difesa dei salari falcidiati dall’inflazione e contrasto al precariato;
• affiancamento e sostegno ai Cdr primo presidio del rispetto del contratto di lavoro e delle regole della professione, anche con la formazione sindacale permanente con la scuola dei Cdr avviata dalla
Fnsi;
• avvio insieme ai Cdr di una capillare mobilitazione sul territorio per costruire la base di una grande mobilitazione nazionale della categoria;
• contrasto frontale del precariato e difesa della dignità del lavoro giornalistico nella centralità dei contratti collettivi e dell’equo compenso;
• promozione del giornalismo di qualità contro disinformazione e fake news
• difesa del giornalismo locale, presidio di informazione che dà voce ai territori;
• costruzione di un percorso sull'intelligenza artificiale che porti a governare come opportunità e non come male inevitabile le sfide tecnologiche;
• difesa dell’autonomia e rispetto della professionalità delle colleghe e dei colleghi della Rai, dalle testate nazionali alle redazioni regionali, oggetto di un attacco frontale della politica, a tutela del pluralismo
anima e missione del servizio pubblico;
• rispetto delle regole per chi lavora nel web ripensando l’organizzazione del lavoro;
• impegno a ottenere l’agibilità sindacale per chi lavora negli uffici stampa pubblici;
• valorizzazione del ruolo delle agenzie di stampa per sconfiggere il rischio dell’omologazione delle notizie;
• recupero del confronto all’interno dei luoghi di lavoro e con gli organismi di categoria a tutti i livelli;
• tutela del diritto d’autore a garanzia del lavoro giornalistico professionale;
• contrasto alla commistione informazione e pubblicità
• opposizione alla logica dei tagli e della mera attesa di finanziamenti pubblici: gli editori devono fare la loro parte come sancito dall’articolo 21 della Costituzione.