Freelance, Giuseppe Gallozzi alla Commissione nazionale lavoro autonomo

L’Assemblea Regionale del Lavoro Autonomo ha eletto all’unanimità Giuseppe Gallozzi a rappresentare freelance marchigiani all’interno della Clan-Fnsi, la Commissione nazionale per il lavoro autonomo. Gallozzi, freelance con collaborazioni con Gazzetta dello Sport, Corriere Adriatico, Ancona Today e Radio Tua, entra anche a far parte dell’Assemblea nazionale lavoro autonomo e della Commissione regionale. All’incontro, aperto a tutti i colleghi, ha partecipato anche Massimo Marciano, consigliere del Comitato amministratore dell’Inpgi 2, che ha parlato a lungo sulle prospettive della gestione separata alla luce dell’assorbimento di Inpgi in Inps come contenuto nella Manovra di Bilancio, attualmente in esame al Senato. Inpgi 2, forte di bilanci in attivo, manterrà la sua autonomia e ha già avviato un'interlocuzione con Casagit per la conferma della convenzione che ha introdotto la copertura assistenziale gratuita per i suoi iscritti. La mantenuta autonomia imporrà alla categoria una maggiore responsabilizzazione nella gestione. Proprio per questo diventa sempre più impellente arrivare ad avere una reale partecipazione dei colleghi per lavora insieme  per migliorare le condizioni di lavoro degli autonomi. La Commissione regionale ha anche inviato una lettera ai parlamentari marchigiani affinché vengano portate all’attenzione di Governo e Parlamento le condizioni lavorative dei freelance e tutte le rivendicazioni  che ancora non hanno trovato risposte. Tra queste: politiche contro la precarizzazione e per il lavoro regolare, il diritto all’equo compenso (con ben tre leggi tuttora inapplicate ai giornalisti, per mancanza di norme d’attuazione), provvedimenti contro le querele bavaglio, i ristori Covid e i sostegni al reddito anche per i giornalisti autonomi senza partita Iva, una radicale riforma dell'Ordine dei giornalisti e delle norme di accesso alla professione e, più in generale, norme contro lo sfruttamento del finto lavoro autonomo, e aiuti ai datori di lavoro vincolati all'occupazione regolare.