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31/03/2020 regionali

Regione e virus

L’Ordine dei giornalisti delle Marche e il Sigim, Sindacato dei giornalisti marchigiani ribadiscono vicinanza a tutti le colleghe e colleghi impegnati a fornire un’informazione puntuale e corretta sull’emergenza Covid-19, esprimono cordoglio a tutte le  famiglie che hanno perso i loro cari e gratitudine a  tutti gli operatori sanitari, protezione civile, volontari e forze dell’ordine che si stanno prodigando in questo momento difficilissimo e delicato. Allo stesso tempo, però, sollevano perplessità sulla scelta discutibile della Regione Marche di non avvalersi dello strumento della conferenza stampa  - ovviamente a distanza, via web - per comunicare agli operatori dell’informazione le notizie sulla grave pandemia che sta colpendo la  regione e l’Italia intera, ma di usare il mezzo della comunicazione diretta attraverso la rete e i social, che non permette di sollevare domande, né di esercitare in modo contestuale un’eventuale analisi critica, fondamentale nella nostra professione per non subire e far subire passivamente ogni messaggio. Che diventerebbe così unilaterale. E costringe i giornalisti ad approfondire e/o trovare risposte alle proprie domande attraverso altri canali. Non tanto sui numeri drammatici dell’emergenza, quanto su scelte di natura politico-economico- sanitaria strettamente collegate. 
L’invito è di attivare quanto prima un “open web”, che possa permettere a tutte le testate di avere un punto di riferimento preciso per poter poi realizzare servizi completi e senza equivoci, ma soprattutto con la possibilità di formulare contestualmente eventuali quesiti nel merito, in funzione di una sempre auspicata e maggiore trasparenza, evitando al tempo stesso, se non per propria scelta, di rincorrere necessariamente altri interlocutori.  Perché si sa, l’informazione non si ferma.

Piergiorgio Severini, segretario Sigim

Franco Elisei presidente Ordine dei giornalisti delle Marche