SOSTEGNO ALL’INFORMAZIONE LOCALE, PRIORITA’ AI COLLEGHI PRECARI
COMUNICATO STAMPA
La segreteria del Sigim è costantemente in contatto con il segretario generale Fnsi, Raffaele Lorusso per supportare l’azione del vertice del nostro sindacato ed offrire il proprio contributo di sostegno, volto ad ottenere dal Governo provvedimenti a favore dell’informazione, comprese quella locale tradizionale, radiotelevisiva e new media.
Le enormi difficoltà in questa fase per garantire il solito e puntuale servizio ai cittadini, acuiscono ancor più la condizione precaria di quei colleghi autonomi, co.co.co, partite iva, ecc. Molti di loro che operano al di fuori delle redazioni, si sono visti praticamente azzerare il già limitato reddito disponibile, visto il diminuito impegno. Ed allora chiediamo, al fianco della Fnsi, un sostegno immediato e concreto a partire proprio dal segmento più debole della nostra professione. Nelle misure che palazzo Chigi sta varando in queste ore, al pari delle altre professioni, dovrà esserci un aiuto concreto per la libera informazione.
Fnsi: “Governo sostenga informazione radiotelevisiva locale”
“È fondamentale che anche l’informazione radiotelevisiva locale sia inserita fra i destinatari delle misure di sostegno all’economia e alle imprese che sta mettendo a punto il governo. Esattamente come giornali, tv nazionali e siti web, le emittenti locali stanno svolgendo un ruolo importante nella corretta informazione delle comunità di riferimento sull’emergenza sanitaria in corso. In numerose realtà sono aumentati i notiziari, con un impegno straordinario di numerosi giornalisti dipendenti e autonomi, ben al di là del normale orario di lavoro e a fronte di una rilevante contrazione delle entrate pubblicitarie. Per consentire alle tv locali di continuare a svolgere il proprio lavoro è auspicabile che il governo individui adeguate misure di sostegno mirate, condizionandone il riconoscimento al rispetto degli obblighi contributivi, retributivi e contrattuali nei confronti dei giornalisti e degli altri dipendenti. La mancanza di sostegni, in un momento di straordinaria emergenza in cui vengono meno entrate e ricavi ordinari, rischia infatti di pregiudicare non soltanto la prosecuzione dell’attività di informazione in favore di numerose comunità locali, ma anche e soprattutto la tenuta occupazionale”. Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale
della Fnsi.
Fnsi in videoconferenza con Martella: “L’informazione non si ferma, tutelare i più deboli”
L'informazione non si ferma. L'impegno dei giornalisti italiani continua, pur fra difficoltà sempre più diffuse e visibili. È però opportuno che anche le aziende facciano la loro parte, mettendo i giornalisti nelle condizioni di lavorare in condizioni di sicurezza". Lo ha detto il segretario generale della FNSI, Raffaele Lorusso, in una videoconferenza, sabato mattina, fra i vertici del sindacato dei giornalisti e il sottosegretario con delega all’Editoria, Andrea Martella.
“I giornalisti italiani stanno dando dimostrazione di grande professionalità e senso del dovere - ha sottolineato Lorusso - Anche in situazioni di grande precarietà, come la chiusura di alcune redazioni per il verificarsi di alcuni casi di positività al Covid-19, non è mai venuto meno il flusso di informazioni corrette per i cittadini. A tutti i colleghi che, dal Piemonte al Veneto alla Puglia, hanno sopperito con grande abnegazione alla chiusura delle redazioni, vanno il sostegno e la solidarietà della FNSI. Il protocollo per la sicurezza riguarda anche tutti i lavoratori dell'informazione. Per questo è necessario che tutte le aziende si attrezzino per tutelare la salute sia dei giornalisti che lavorano nelle redazioni sia di quelli, collaboratori, autonomi e precari compresi, che continuano a seguire l'emergenza sul campo. Il confronto con i comitati di redazione, che in alcune realtà non c'è mai stato, deve essere costante e nessuna azienda può sottrarsi: ne va della salute di chi lavora e
della qualità dell'informazione. Da questo punto di vista, sarebbe auspicabile che i giornalisti e gli operatori dell'informazione fossero inseriti fra le categorie a rischio, individuando strutture sanitarie ad hoc dove effettuare eventuali controlli medici". Il segretario generale della FNSI è tornato a sollecitare la necessità di mettere in campo misure di tutela, soprattutto reddituale, per i giornalisti autonomi e precari. "Anche su questo aspetto - ha sottolineato - l'auspicio è che il governo possa sostenere, nella stessa misura delle altre categorie di professionisti lavoratori autonomi, anche i giornalisti non contrattualizzati. È una richiesta che la FNSI ha avanzato già nelle primissime ore dell'emergenza. In questa situazione è chiaro che i giornalisti meno tutelati sono i più esposti. Dal loro impegno in questa fase si dovrà partire, conclusa l'emergenza, per riprendere il confronto sul contrasto al lavoro precario e la valorizzazione della dignità del lavoro e delle persone, troppo
spesso calpestati da politiche aziendali all'insegna dei tagli. La sensibilità a questi temi più volte dimostrata dal sottosegretario Martella lascia ben sperare".