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20/02/2008 regionali

Risposta di Bucciarelli

Prot. n. 1392/18:02:2008/CRM:DIR:P

 


Al Segretario regionale
Sindacato Giornalisti Marchigiani
Associazione Stampa Marche
Giovanni Rossi
Via Leopardi, 2
60122 ANCONA
 


e p.c.


 
FNSI
Corso Vittorio Emanuele II, 349
00186 ROMA


 
- ANSA
- RESTO DEL CARLINO
- CORRIERE ADRIATICO
- MESSAGGERO
60100 ANCONA
 
 

 


OGGETTO: Avviso pubblico per dirigente Struttura Informazione e Comunicazione del Consiglio regionale delle Marche.

 

Rispondo alla Sua nota prot. n.1025 del 15 febbraio u.s. relativa all’avviso pubblicato dal Consiglio regionale per il conferimento dell’incarico di dirigente della Struttura Informazione e Comunicazione, chiarendo immediatamente alcuni equivoci nei quali lei mi sembra essere incorso.

 

1. La Struttura Informazione e Comunicazione è prevista dall’Atto di organizzazione degli uffici consiliari (deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n.368/35 del 03/04/2006) e comprende sia l’Ufficio Stampa che altre unità organizzative preposte a compiti diversi (organizzazione convegni, cerimoniale, processi di partecipazione, URP ecc.). Tale assetto peraltro non è da oggi, l’Ufficio Stampa infatti è sempre stato incluso all’interno di una struttura più ampia (in passato chiamata Servizio Sistema Informativo) per evidenti ragioni di economicità e connessione di materia, stante la limitata dimensione dell’organizzazione consiliare. Ricordo in ogni caso che il Consiglio regionale in virtù delle prerogative attribuite dallo Statuto regionale, ha il potere di dotarsi dell’organizzazione ritenuta più idonea per l’esercizio delle proprie funzioni.

 

2. La Struttura Informazione e Comunicazione, ai sensi della normativa regionale vigente, può essere diretta da un dirigente anche esterno, purché in possesso degli specifici requisiti che è la legge stessa a stabilire (cfr artt. 26 e 28 L.R. n. 20/0). Ai sensi della normativa regionale citata l’incarico può essere conferito solo a soggetti provvisti di “laurea conseguente a un corso di durata almeno quadriennale o laurea specialistica” (art. 26 comma 3, lett. a) ed in possesso di “un’esperienza almeno quinquennale in funzioni dirigenziali attinenti alla posizione da ricoprire ovvero una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e post universitaria, da pubblicazioni scientifiche o da concrete esperienze di lavoro maturate in posizioni funzionali previste per l’accesso alla dirigenza ovvero alla provenienza dai settori della ricerca e della docenza universitaria...” (art. 28, comma 3). La normativa citata prevede poi che gli incarichi dirigenziali siano affidati mediante una valutazione  comparativa di curriculum (art. 28 comma 3 bis). L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, per ragioni di maggiore trasparenza, ha ritenuto opportuno procedere alla pubblicazione di un apposito avviso, in modo da poter avere a disposizione un numero più elevato di curriculum.

 

3. Non si è limitato l’accesso ai soli iscritti all’Ordine dei Giornalisti perché, come si è ampiamente spiegato al punto 1, non si tratta di nominare il responsabile dell’Ufficio Stampa, ma il dirigente di una Struttura regionale a competenza più ampia. Questa decisione non comporta però necessariamente che gli iscritti all’Ordine saranno scartati, essendosi l’Amministrazione riservata la valutazione dei curriculum, come non è assolutamente escluso che si potrà procedere, in presenza di determinate condizioni, alla nomina di un responsabile interno dell’Ufficio Stampa. Mi pare tuttavia opportuno ricordare che in passato, prima del Dott. Socionovo, tutti i dirigenti che si sono avvicendati in tale incarico erano sprovvisti dell’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti, senza che questo fatto avesse suscitato alcuna obiezione da parte del Sindacato di settore.

 

Il Consiglio regionale in conclusione non ha inteso tradire nessun impegno di concertazione, in primo luogo perché le procedure di copertura del posto, essendo previste per legge, non sono derogabili con accordi tra le parti, ma poi perché negli incontri avuti con il Sindacato dei giornalisti si sono affrontate questioni del tutto diverse.


Voglio ritenere che le affermazioni piuttosto frettolose contenute nella nota del Sindacato dei giornalisti siano state fatte in buona fede e sulla base di informazioni imprecise se non maliziose. Proprio per questo sono pronto ad incontrare al più presto le rappresentanze sindacali dei giornalisti per chiarire tutti i termini della questione.

Con i migliori saluti

 


IL PRESIDENTE
Raffaele Bucciarelli

 


 

 

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