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07/02/2008 regionali

Fnsi, Sigim, Aser e Cdr del Resto del Carlino: "Calpestare una testata è comunque un invito pericoloso per la libertà di stampa"

Questo il contenuto dell'ordine del giorno approvato ieri all'unanimità dalla Giunta esecutiva della Fnsi su proposta dell'Associazione Stampa dell’Emilia Romagna, del Sindacato dei Giornalisti Marchigiani e del Cdr de "il Resto del Carlino".

Il percorso espositivo ospitato dal Comune di Pesaro per riflettere sulle leggi razziali del 1938, nel quale i cittadini devono calpestare una copia in ceramica de "il Resto del Carlino", fascistizzato in quei giorni bui al pari degli altri quotidiani italiani, rappresenta un caso di travisamento pedagogico. Calpestare una testata, qualsiasi essa sia, configura infatti - seppur involontariamente - un invito pericoloso perché la libertà di stampa negata dal fascismo e ampiamente riconquistata con la Liberazione, è oggi un bene di tutta la collettività. Un valore che certamente appartiene anche ai ragazzi della Scuola d’arte di Pesaro che hanno realizzato un percorso documentale "a terra" improntato ad alti principi. Tra questi, mai dimenticare la libertà di informazione. La vergogna delle leggi razziali avrebbe infatti potuto essere combattuta solo in presenza di un giornalismo libero e indipendente. Senza spirito censorio, inviamo questa nostra considerazione ai protagonisti della performance, nella convinzione che la lotta ad ogni forma di omologazione del pensiero possa e debba passare anche da una critica serena e da un'instancabile ricerca.

Il comunicato è stato approvato dalla riunione della Giunta Esecutiva Fnsi all’unanimità

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