Il nuovo Direttivo Sigim: buone feste e felice 2008
A TUTTE LE COLLEGHE E AI COLLEGHI
I consiglieri Giovanni Rossi, Fabio Quirici, Vincenzo Oliveri, Aldo Spadari e Anuska Pambianchi, maggioranza del Direttivo Sigim che il 10 dicembre ha eletto segretario Giovanni Rossi, segnalano con disagio il comportamento dilatorio della minoranza di Autonomia e Solidarietà Giornalisti uniti delle Marche che non vuole prendere atto del cambio di stagione in corso. L'ex segretario Giovanni Giacomini, nonostante i ripetuti inviti, si ostina infatti a non cooperare con il nuovo consiglio, trattiene le chiavi di accesso al sito internet e continua a diffondere notizie fumose. Lunedì scorso ha riunito la sua minoranza: in teoria per riassegnare le cariche, in concreto - non avendo più i numeri - per prendere ancora tempo. Tutti atteggiamenti ostruzionistici che non hanno impedito al nuovo segretario e al nuovo Direttivo di cominciare a lavorare, seppur con comprensibile fatica.
Ecco un breve aggiornamento sulle questioni già affrontate in queste due settimane:
1) Abbiamo inviato due lettere al sindaco di Gabicce in merito a due contemporanee selezioni - per portavoce (ma con chiare mansioni di addetto stampa) e per direttore del periodico del Comune - che presentano ampi margini di illegittimità. In un caso abbiamo chiesto di destinare il budget a una selezione per ufficio stampa, nell'altro di annullare il bando in autotutela. Colloqui telefonici sono in corso.
2) La Provincia di Pesaro-Urbino ci ha presentato una bozza di bando per una selezione di stabilizzazione precari che a un primo sommario esame ci sembra condivisibile. La approfondiremo in dettaglio.
3) I colleghi del periodico Voce delle Marche, appena chiuso (cinque licenziamenti, tre dei quali Fnsi-Fieg) ci hanno chiesto tutela nella delicata fase di fine rapporto (pagamenti, liquidazioni, etc). Sono e saranno assistiti.
4) Stiamo studiando le modalità attuative del potenziamento dei servizi ai colleghi, soprattutto free-lance, in vista della campagna iscrizioni 2008.
Chiunque abbia bisogno di rivolgersi al sindacato può quindi chiamare in segreteria allo 071/2077708 (a partire dal 2 gennaio) o anche durante le feste al 335/6930000 (risponde il segretario) ottenendo immediato ascolto: è una banalità, ma ci sentiamo di ripeterlo a chi - comprensibilmente - si ritrovi spaesato nella situazione di disturbo che si è determinata. Il nuovo Direttivo del Sigim - lo ribadiamo - è regolarmente insediato e operante.
L’udienza di giovedì 19 dicembre al tribunale civile di Ancona non ha infatti partorito alcuna novità: solo un rinvio al 17 gennaio 2008. Il rinvio è stato chiesto sorprendentemente proprio da Autonomia e Solidarietà, che dopo aver attivato un procedimento cautelare urgente ex art. 700 c.p.c. invocando rischi irreparabili per il futuro del sindacato, di fronte alle memorie difensive delle controparti non ha trovato di meglio che prendere tempo. Una contraddizione in piena regola che la dice lunga sulle difficoltà di una parte sindacale sconfitta che, per non guardare in faccia la realtà, prima si è inventata la favola degli avversari scorretti (bocciata dalla Commissione elettorale), poi l’ha raccontata al tribunale e ora ha chiesto tempo. Sperando magari in aiuti dall'alto.
Nelle ultime settimane abbiamo dovuto subire un profluvio di e-mail, sms e telefonate per caldeggiare inciuci, tradimenti e ribaltoni. Tentativi caduti nel nulla. Perché noi consiglieri eletti nelle liste del movimento Marche 2010 abbiamo assunto precisi impegni con gli elettori e intendiamo mantenerli rifiutando logiche sorpassate e comportamenti poco dignitosi. Stiamo lavorando per tutti, stiamo lavorando per il Sigim, e ci piacerebbe che anche gli altri consiglieri mostrassero identico senso di responsabilità.
Nella riunione autoconvocata e autogestita del 20 dicembre, lo stesso Giacomini ha compiuto un piccolo seppur significativo passo avanti: nel testo ufficiale del verbale pubblicato online (come vi abbiamo detto, l'ex segretario ha ancora in mano le chiavi del sito e non le molla) ha definito assente giustificato "il consigliere Vincenzo Oliveri", il quale via mail aveva annunciato la propria indisponibilità all'incontro - come tutti gli altri consiglieri. Bene, se Oliveri (che è un consigliere neoeletto) è considerato ufficialmente assente dal verbale stilato da Autonomia, vuol dire che anche gli altri consiglieri Giovanni Rossi, Fabio Quirici, Anuska Pambianchi e Aldo Spadari (tutti assenti alla riunione indetta da Giacomini) sono riconosciuti validamente in carica. Di conseguenza, il vecchio direttivo e l'ex segretario sono ormai fuori corso. Questo riconoscimento di ruolo è davvero un passo positivo, un lapsus di sincerità che accogliamo con grande favore: preghiamo Giacomini di essere coerente con ciò che ormai è evidente anche al suo inconscio, permettendoci finalmente di lavorare in pace ed evitando maldestri tentativi di disinformazione o banali offerte di inciucio.
A tutti colleghi di Autonomia e Solidarietà Giornalisti uniti delle Marche abbiamo infatti già offerto molto correttamente - dall’1 novembre - di lavorare insieme sui punti del nostro programma più affini alla loro sensibilità: punti di programma estremamente pragmatici, ideali elementi di confronto attivo. Poi il 10 dicembre, quando abbiamo insediato il nuovo Direttivo, non abbiamo nominato il vicesegretario professionali proprio per lasciarlo ai colleghi volontariamente assenti e far sì che fossero rappresentati nell’ufficio di presidenza. Ancora: il 18 dicembre Giovanni Rossi ha designato Pier Giorgio Severini a rappresentare il Sigim nel Consiglio nazionale che ha eletto la Giunta. Aperture poco apprezzate.
In questi due mesi abbiamo ricevuto dalla controparte pesanti accuse (verbali e scritte), gravi offese personali (pubblicate online a imperitura memoria), un ricorso all’autorità giudiziaria che ci pare fondato solo sul desiderio di non mollare il controllo del Direttivo - invocando altissimi principi etici. Roba vecchia, che speriamo di dimenticare al più presto. Anche per questo, ora, non temiamo un supplemento di attesa (altrui). Noi, fino al 17 gennaio, lavoreremo e basta.
Allo stesso presidente della FNSI Roberto Natale, col quale siamo in costante contatto e che ora Giacomini invoca come paciere, sottolineiamo che non ci pare credibile alcun tavolo di distensione in presenza di un ricorso in tribunale. Certo, il giudice ha invitato le parti a cercare una composizione della vertenza, ma con tutta la buona volontà che da sempre ci anima, vi e ci chiediamo quale modalità di conciliazione possa esistere in questo caso: i colleghi di Autonomia e Solidarietà non stanno infatti ragionando con noi di politica sindacale o di importanti deleghe operative. La richiesta che hanno inoltrato al giudice mira ad eliminare due colleghi ai quali il corpo elettorale dei collaboratori ha affidato invece un pieno mandato.
Per noi la democrazia è un valore reale. E quindi la democrazia ora ci impone di lavorare. Perché, nell'attesa della sentenza, il risultato elettorale è e resta valido, e il nuovo Direttivo legittimamente insediato. Se i colleghi di Autonomia e Solidarietà intendono davvero valutare alternative alla strada giudiziaria, non hanno che da confrontarsi, ma prima devono prendere atto della realtà: il segretario in carica è stato legittimamente eletto con cinque voti su nove e ci rappresenta pienamente. A lui deleghiamo il confronto.
Auguri a tutti e grazie per la pazienza. Sperando che il 2008 porti meno polemiche e più risultati: il sindacato giornalisti ne ha un gran bisogno.
Vincenzo Oliveri - Fabio Quirici - Giovanni Rossi - Anuska Pambianchi - Aldo Spadari