LETTERA APERTA A GIOVANNI ROSSI
C'E' UN BEL WEEK-END: ANDARE A LAVORARE?
SIAMO MATTI, VADO IN PERMESSO SINDACALE
Caro Giovanni,
che tu in questi giorni stia giocando a fare il segretario del Sigim, anche se non hai la legittimità e soprattutto la statura morale e sindacale, può essere un fatto folkloristico del quale stanno già ridendo i colleghi delle Marche, ma credo che occorra a questo punto porre un freno perché stai cominciando a superare i limiti della macchietta e cominci a fare danni sul serio.
Conosciamo tutti la tua vicenda sindacale passata, quando mi proponevi di firmarti permessi sindacali per impegni indifferibili che poi ho scoperto essere semplicemente la tua campagna di arruolamento di colleghi professionali e collaboratori in vista delle elezioni del Direttivo (una persona di diversa dignità morale il rimborso spese non l'avrebbe neppure, a tua differenza, presentato e incassato) e che estendendo i permessi per impegni di poche ore fino a tutta la giornata hai realizzato un record che ha creato qualche problema anche all'intera struttura sindacale dei giornalisti italiani. Colpa mia, senza dubbio, di aver assecondato quello che mi sembrava essere un genuino impegno sindacale e che invece era un tentativo meschino e riprovevole di prepararsi una campagna elettorale e soprattutto di evitare il lavoro. Mi devi dare atto, però, che quando ho avuto la certezza di questa tua scorrettezza non ho firmato più alcun permesso che non fosse legato ad un autentico e verificabile impegno sindacale.
Questo fatto, unito alla campagna elettorale, ti ha costretto negli ultimi mesi ad una presenza in redazione che aveva pochi riscontri nei periodi passati. Evidentemente la fatica deve essere stata tanta che non hai saputo resistere. Ho avuto notizia che oggi ti sei compilato (illegittimamente come quando hai usato il telefono del Sigim per fare pagare 350 euro di inutili telegrammi, somma questa che non è ancora rientrata nelle casse dell'associazione) un permesso sindacale da utilizzare domani venerdì 14 dicembre 2007.
Ebbene, per questo motivo questa e-mail è inviata anche a Lorenzo Moroni responsabile della redazione de il Resto del Carlino di Ancona e sarà quindi pubblicata sul sito, si tratta di un abuso che copre un volgare tentativo di evitare una giornata di lavoro e spero tanto che tu sabato non sia di corta e che non sia prevista la tua prestazione domenicale: se così fosse ci sarebbe l'istituzionalizzazione del week-end sindacale e della relativa delegittimazione di tutti coloro che come me credono sul serio nell'impegno che hanno assunto, anteponendo lo spirito di servizio ai vantaggi personali. Dico tutto questo perché opero nel sindacato anche io e non ho alcuna notizia di riunioni, convegni, incontri o appuntamenti ad Ancona, nelle Marche, o a Roma che possano richiedere (di venerdì poi) la presenza di un vero (io) o fasullo (tu) segretario del Sigim, come pure non sono in programma incontri del Cdr del Carlino, del quale fai parte, a Bologna con l'Azienda. Non credo neppure si possa parlare di impegni legati ai tuoi incarichi in Casagit (anche se questi non dovrebbero esserci più visto che hai annunciato urbi et orbi di esserti dimesso, ma forse solo a parole o stai aspettando gli eventi perché "non si sa mai") in quanto l'assemblea generale dei delegati di questo ente era prevista per oggi giovedì e tu hai brillato per la tua assenza, mentre per domani non sono in programma né riunioni di commissioni, né altri appuntamenti che possano coinvolgerti. Si tratta insomma, come dicevo, di un abuso che io assolutamente condanno e non riconosco e, quale segretario protempore del Sigim, ti invito a non utilizzarlo questo permesso e se lo farai ne dovrai poi affrontare tutte le conseguenze, inclusa la condanna politica dei nostri iscritti nei confronti di chi se ne va in permesso sindacale nel week-end.
Al di là di come finisca questa vicenda del segretario del Sindacato Giornalisti Marchigiani, propongo fin da ora, e quando questa buriana sarà passata lo realizzerò, un 'registro dei permessi sindacali' sul quale vengano annotati, a cura dell'addetta di segreteria, giorno per giorno e nome per nome tutti i permessi sindacali che escono dall'ufficio e che questo registro sia consultabile in qualsiasi momento dai soci del sindacato. Immagino però fin da ora che respingerai questa proposta, altrimenti sarebbe la fine dei permessi sindacali creativi come li vuoi tu.
Cordialmente
Giovanni Giacomini